Dacia Spring, al volante della piccola elettrica accessibile

Basata sul concetto di essenzialità, pensata per essere accessibile ma non spartana, la Dacia Spring è una delle elettriche più vendute sul nostro mercato
Dacia Spring, al volante della piccola elettrica accessibile
Pasquale di Santillo
6 min

Può una vettura tuffarsi nell’odierna realtà della transizione ecologica in atto e ritrovarsi con tutto quello che serve per cogliere l’occasione giusta, nel momento giusto? Difficile, complesso ma evidentemente non impossibile se prendiamo in considerazione il “Fenomeno Dacia Spring. L’elettrica dal Marchio dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, parte ormai consistente dell’altro fenomeno che era e resta Dacia. Il brand che il CEO di tutto l’universo franco giapponese, Luca De Meo, definisce pubblicamente, la “banca di tutti noi”. Una banca, per capirci meglio, che con Spring è stata capace da settembre a oggi (dopo il lancio di marzo, lo stop, causa crisi dei chip) di accumulare più di 7.000 ordini, di conquistare il 3° posto del mercato elettrico a privati e soprattutto di piazzarsi ormai quasi stabilmente sul podio delle vetture elettriche più vendute in Italia. A dicembre, addirittura seconda, dietro Fiat 500, mentre nei 12 mesi si trova al quarto posto dietro 500, Smart, e Renault Twingo.

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Elettrica concreta

Per farla breve, Spring è la realtà concreta di una vettura elettrica economicamente accessibile a una fetta davvero ampia di utenti, capace di racchiudere tutte le esigenze basilari di chi volesse acquistare una vettura moderna. Dotazioni tecnologiche avanzate, ma quelle indispensabili nell’auto di oggi per qualità e sicurezza costruttiva; motorizzazione attuale, appunto elettrica e in linea con la svolta green. Però quella giusta, da 45 cv e 125 Nm di coppia, con velocità massima di 125 km/h e autonomia da 230 a 305 km, se si circola in città, grazie alla batteria da 27,4 kWh (agli ioni di litio). Tre le possibilità di ricarica: a corrente continua con 30 kW e ricarica in meno di un’ora da 0 all’80% e in corrente continua, sia con wallbox da 7,4 kW, in meno di 5 ore, che da presa domestica da 2,3 kW (in meno di 14 ore).

Tutto figlio di un progetto chiaramente intelligente, a cominciare dalla piattaforma elettrificata del Gruppo CMF-A, che genera una struttura compatta e leggera (pesa solo 970 kg, batteria compresa) e quel suo continuo “ammiccare” con il look da crossover cucito addosso come un vestito su misura per inseguire tutte le tendenze che funzionano e inserirsi alla perfezione nel flusso di questa società in evoluzione veloce e continua. Insomma, il prodotto, l’oggetto giusto per sgombrare definitivamente dal campo quel concetto di low cost con il quale Dacia è stata brava a imporsi su tutti i mercati europei, Italia compresa.

Perché se è vero che viene realizzata in Cina negli stabilimenti di Dongfeng - partner dell’alleanza - è anche vero che viene adattata alle esigenze dei clienti europei, come risulta evidente dai singoli dettagli del design. Dall’identità forte che arriva dal frontale, con griglia in rilievo 3D, cofano rialzato, grande paraurti anteriore e i gruppi ottici con le luci diurne a Led anteriori (posteriori con firma Y-Shape), ma anche dalle barre sul tetto, l’altezza da terra, e i grandi passaruota, con cerchi da 14”, sempre per esaltare il look da crossover, completato dal posteriore dalle grandi spalle. Tutto in 3,7 metri e spiccioli per 1,516 di altezza, 1,770 di larghezza e 9,6 metri di diametro di sterzata. Spazio interno? Perfetto per quattro adulti. compreso il bagagliaio che da 290 arriva a 630 litri di capacità. Se poi entriamo nel campo dell’hi-tech, emerge meglio il concetto di essenziale alla base di tutta la filosofia di Dacia Spring.

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Citycar agile e semplice

Essenziale non significa “spartano”, cioè il meno di tutto, piuttosto, l’indispensabile di qualità. A cominciare dai servizi di connessione con l’app My Dacia che consente ricarica, accensione AC o riscaldamento e geolocalizzazione a distanza, tramite smartphone. Per non parlare degli ADAS più diffusi, gli ausili che controllano la corsia di marcia, la distanza dalla macchina che precede, la velocità di crociera, oltre la chiamata di emergenza, gli abbaglianti che si gestiscono in automatico e i 6 airbags.

Alla guida, Dacia Spring si è rivelata decisamente agile e semplice da gestire. L’autonomia abbastanza coerente con quanto dichiarato dalla Casa grazie anche al dispositivo di frenata rigenerativa che permette di recuperare più energia. Il che unito all’attivazione della modalità di giuida ECO consente di guadagnare fino al 10% di autonomia. Prendete tutto questo, agitatelo con cura e arriverete a un listino molto chiaro fatto di sole due versione Confort o Comfort Plus che variano di prezzi (chiavi in mano) da 20.100 a 21.600€, al netto degli (attesi) nuovi incentivi. Già, nell’essenziale è incluso anche il concetto di accessibilità.

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