Osservatorio mobilità: il tutto elettrico imposto rischia un grande flop

L'Europa è il primo Continente al mondo ad aver fissato lo stop alla produzione di vetture a combustione interna. Ma le implicazioni sono moltissime.
Osservatorio mobilità: il tutto elettrico imposto rischia un grande flop© LAPRESSE
2 min

Dopo un lungo incontro, i negoziatori europei di Parlamento, Consiglio e Commissione, hanno sancito che le vetture tradizionali a combustione interna non saranno più vendute dal 2035. In questo modo, l’Europa sarà il primo Continente a promulgare una decisione così netta, gli altri, USA e Cina no. La reazione dell’ACEA, l’associazione dei Costruttori Europei, prende atto ma ribatte che il costo delle materie prime, dell’energia e la diffusione dei punti di ricarica sono temi aperti. Se non si affrontano e risolvono questi temi ed anche la produzione di energia da fonti rinnovabili, si rischia un clamoroso flop.

Il parco veicoli vecchio e quindi inquinante in Europa è enorme, circa cento milioni. Va bene legiferare la riduzione di CO2, ma se non si sostituiscono queste vetture non si raggiungerà mai l’obiettivo ambizioso di migliorare di molto la purezza dell’aria. I proprietari di questa auto “obsolete” non sono certamente tra i cittadini più facoltosi del Continente Europeo. Per indurli a sostituire la vecchia auto con una nuova elettrica, il passo economico da fare è semplicemente non effettuabile da parte di questi cittadini, almeno non da soli. Qui si evidenzia un problema centrale che le istituzioni non hanno ancora affrontato e risolto, immerse come sono nel fissare obiettivi che appaiono irraggiungibili, con i programmi ad oggi esistenti. Non si vedono vetture elettriche sul mercato che siano alla portata dei cittadini con minori disponibilità economiche.

Ogni tanto qualche accenno viene fatto dai Costruttori, che la tecnologia delle batterie migliorerà molto nei prossimi anni, poi si aggiunge che le materie prime pregiate per costruirle, sono in mano ai Cinesi, che controllano i prezzi. Allora non è facile ipotizzare prezzi più accessibili. In definitiva i problemi e le contraddizioni sono ancora molti sul percorso del tutto elettrico.


© RIPRODUZIONE RISERVATA