I furbetti del Cashback tornano a colpire. Infatti, se per tanti italiani l’iniziativa varata dal Governo a fine 2020 è stata un’ottima notizia per riuscire a ricevere un rimborso del 10% su tutti i pagamenti fatti tramite carta, per molti altri è stato solo l’ennesimo pretesto per cercare di aggirare il sistema.
L’ultima bravata in termini di tempo è stata segnalata presso un distributore di benzina sulla statale Pontebbana a Nervesa, in provincia di Treviso, dove in circa un’ora il registratore di cassa ha emesso 148 scontrini per un totale di 50 euro.
Cashback, "furbetto" fa 62 pagamenti in 55 minuti dal benzinaio ma è tutto regolare
FREGATO DALLA TARGA DELL'AUTO
Ritrovandosi senza più carta e con circa 150 microtransazioni registrate da 30, 40 e 70 centesimi – utili al furbetto di turno per riuscire ad incamerare quante più operazioni possibili - il gestore del distributore si è quasi subito insospettito ed è corso a guardare le telecamere di sicurezza.
Dai filmati recuperati – e con iniziale sconcerto da parte dello stesso titolare - si è immediatamente potuto notare che ad effettuare tutti quei pagamenti, tra le 20.15 e le 21.45 della sera di venerdì, era stata la medesima persona, ovviamente impossibile da riconoscere, ma con il numero di targa visibile.
Purtroppo però, come già capitato in altre occasioni, con tutta probabilità l’uomo non sarà perseguito dalla legge, in quanto non ha commesso effettivamente alcun reato.
TUTTO VALIDO
Stando a quanti riportato, infatti, il Cashback non prevede un importo minimo di spesa e per far partire il famoso rimborso del 10% sono valide e in piena regola anche transazioni di pochi centesimi.
Prima o poi sarà il caso di intervenire e correggere questo buco d'ombra nel servizio?
Cashback benzina, 10% di rimborso anche su rifornimenti auto