Gascoigne, quella volta che caricò uno struzzo dentro l'auto

L'ex laziale ha raccontato a L'Isola dei Famosi di quando al Tottenham architettò uno dei suoi proverbiali scherzi portando l'animale: "Ehi, mister, ti ho portato un nuovo giocatore"
Gascoigne, quella volta che caricò uno struzzo dentro l'auto© AFPS
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Paul Gascoigne, un nome una leggenda. Non solo sul campo, dove ha fatto innamorare i suoi tifosi, ma anche fuori, grazie ad una verve senza limiti e un umorismo che di british ha ben poco, piuttosto è quello di un uragano. L’ex calciatore della Lazio conserva decine e decine di aneddoti che i suoi conoscenti hanno più volte citato negli anni, anzi nell’ultima edizione dell’Isola dei Famosi – di cui è stato concorrente – si è lasciato andare a tanti racconti da mettersi le mani nei capelli per l’ironia e l’irriverenza. Come quella volta che caricò uno struzzo in auto per portarlo al campo di allenamento.

Non dire struzzo se non ce l’hai nel sacco

L’incredibile e folle gesto, fatto di talento per l’improvvisazione, capacità organizzativa e interpretazione del ruolo come si addice a un centrocampista del suo livello, risale ai tempi del Tottenham, in cui ha militato dal 1988 al 1991. Paul ha raccontato che aveva un amico allo zoo, al quale chiese di prestargli uno struzzo per farlo allenare insieme alla squadra. L’idea utopica si è subito tramutata in realtà: lo ha portato al centro di allenamento degli Spurs, presentandolo come un nuovo calciatore. Per il trasporto, Gascoigne pensò bene di acciuffare il pennuto e infilarlo dentro un sacco marrone, caricandolo sulla sua auto fino al campo.

Un nuovo giocatore con la maglia n.8

Arrivato al cospetto della squadra, lo struzzo fu presentato con semplicità: “Ehi, mister, ti ho portato un nuovo giocatore”. Lo stesso Gascoigne ha rivelato, in un documentario del 2016 realizzato da Jane Preston ma mai distribuito in Italia, che l’animale – vestito con la maglia numero 8 – partecipò alla seduta di allenamento seguendo i calciatori in tutti i loro movimenti, con la sessione che durò due ore in più del previsto. Alla fine, il tremendo Paul ci mise tre ore solo per riacciuffarlo: “I problemi sono arrivati quando è finito l’allenamento, non riuscivo a prenderlo. "I problemi sono arrivati quando è finito l'allenamento, non riuscivo a prenderlo. Poi quando sono riuscito ad acchiapparlo ho detto: 'È veloce ma non segna gol"' Così l'ho riportato al suo proprietario. Avete idea di quanto sia difficile catturare uno struzzo?”

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