Ferrari Testa d’Oro: una storia misteriosa e quel furto da chiarire

Le vicende di questo esemplare unico, costruito per battere il record di velocità, sono avvolte nel mistero: ecco la sua storia
Ferrari Testa d’Oro: una storia misteriosa e quel furto da chiarire
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Forse non tutti si ricordano la Ferrari Testa d’Oro. Sebbene sia uno dei modelli Ferrari più incredibili, sono solo gli appassionati che sanno di cosa stiamo parlando. Basata sulla Ferrari Testarossa del 1984, la Testa d’Oro è stata realizzata in un unico esemplare e questo non ha fatto altro che accrescere il suo valore e il suo appeal verso i collezionisti. E il caso vuole che quest’unico esemplare esistente non si trovi più: sono passati diversi anni ormai, cinque, da quanto ne è stato denunciato il furto contro ignoti dalla Colani Design Corporation Srl. Ma ci sono parecchie ombre nella storia di questa Ferrari.

Un mostro di potenza

Questa concept car era stata voluta con un obiettivo ben preciso: battere il record di velocità per un’auto stradale e per farlo la Ferrari viene dotata del V12 da 5,0 litri (lo stesso della Testarossa), con l’aggiunta di due turbocompressori, per un totale di 750 CV (all’inizio erano 428) e 900 Nm. E poi c’è la questione del nome, che arriva dalla colore ore con cui è stata verniciata la testata motore in un secondo momento (prima era in rosso).

La storia misteriosa

Sono molte le voci che circolano sulla Ferrari Testa d’Oro da qualche anno. Alcune notizie la volevano scambiata per una Fiat Abarth Millemiglia 1400 Touring, altre venduta per 1,7 milioni di dollari (oggi 1,5 milioni di euro). E poi c’è la notizia per furto. A oggi, comunque, non sappiamo lo stato di questa vettura e non sappiamo neppure dove stia la verità o se tutte queste vicende siano state architettate per far crescere ancora di più l’attenzione su questa vettura unica, e magari, chissà, farla riuscire fuori dopo qualche anno a un’asta dalle cifre folli.

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