(ANSA) - ROMA, 13 MAG - "Allenare un giorno il Napoli o la
Nazionale? "Il mio sogno è quello di allenare una grande
squadra: continuo a studiare per riuscire un giorno a farlo".
Parola di Fabio Cannavaro, protagonista del primo giorno della
Milano Football Week, la manifestazione organizzata da La
Gazzetta dello Sport, con il patrocinio del Comune di Milano, in
programma dal 12 al 14 maggio a Milano.
Un pensiero subito al suo Napoli Campione d'Italia dopo 33 anni:
una festa straordinaria, ma con un significato diverso rispetto
al successo degli anni '80. "Quegli scudetti servirono come
traino alla città per riprendersi, mentre in questo caso no: la
città vive un momento magico da 3 anni. Questa vittoria le ha
dato ancor più slancio. Mi preme sottolineare l'organizzazione
dei festeggiamenti: la gente ha esultato in modo corretto".
Anche l'ex attaccante interista, Samuel Eto'o attualmente
Presidente del Camerun, alla Milano Football Week: "Ho giocato
8 derby tra Real Madrid e Barcellona: vincerne uno è come
vincere la Liga. Il derby di Milano è sicuramente altrettanto
molto sentito, poi quando diventa un derby di semifinale di
Champions l'atmosfera è indescrivibile. L'andata è stata una
partita stupenda, soprattutto per l'Inter. Siamo molto
soddisfatti del 2-0. C'è ancora tanto da fare, ma siamo a buon
punto. L'Inter è scesa in campo con la mentalità giusta, il
Milan ci ha messo più tempo per entrare in partita. Spero che
l'Inter al ritorno entri con lo stesso piglio in campo.
Subito dopo il pensiero va alla sua esperienza nerazzurra, che
l'ha visto nel 2010 protagonista del Triplete. "Moratti non è un
Presidente, è il papà di tutti i giocatori. Non posso
paragonarlo a un Presidente, perché non lo è. Mi ha dato la
possibilità di giocare in uno dei club più importanti al mondo.
Avevamo una squadra impressionante". Un ricordo anche ai suoi
compagni di squadra, uno tra tutti: Marco Materazzi. "Sono molto
orgoglioso di aver giocato con Materazzi. Molte persone non lo
conoscono bene: è il compagno che ogni giocatore vorrebbe nella
propria squadra. Di solito parliamo con i nostri agenti di
contratti: nel mio caso la parola di Materazzi è stata piu
importante rispetto a quello che avrei guadagnato all'Inter."
(ANSA).
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