© Getty ImagesPECHINO - Incredibile ciò che è successo nello sci alpino ai Giochi Invernali di Pechino. A sorprendere più di tutti è stato il francese Johan Clarey, argento a 41 anni, che è copsì diventato il più 'vecchio' medagliato olimpico della storia della disciplina. L'oro è andato al 35enne Feuz, bronzo per il 31enne austriaco Matthias Mayer. I tre, messi insieme, fanno 106 anni. Così Feuz a fine gara: "Non riesco a pensare a niente di più bello che volare a casa con una medaglia d'oro al collo. Quattro anni fa ero secondo e terzo, ma oggi tutto si è messo a posto. Significa tutto per me". Clarey a 41 anni è ora lo sciatore più anziano ad aver conquistato medaglie olimpiche e mondiali. "Sapevo di avere solo una possibilità rimasta nella mia carriera per ottenere una medaglia alle Olimpiadi - ha detto - Quando sei un medagliato, se hai 20 o 41 anni non importa, è solo una medaglia olimpica. È già un bel ricordo".
Quarto Kilde
I tre medagliati sono riusciti a sorprendere rivali ben più quotati e soprattutto più giovani, tra cui l'attuale leader della classifica mondiale di discesa libera maschile, il norvegese Aleksander Aamodt Kilde e lo svizzero Marco Odermatt (SUI), rispettivamente quinto e settimo divisi dal discesista di punta azzurro Domik Paris. Non ce l'ha fatta neanche stavolta, invece, a salire sul podio il 24enne canadese James Crawford finito quarto, continuando così una strana tradizione familiare. Non solo lui è arrivato quarto nella combinata ai campionati del mondo dell'anno scorso, ma anche sua zia Judy Crawford si era classificata quarta nello slalom ai Giochi olimpici Invernali di Sapporo 1972.