La partenza faticosa, poi lo slancio nella parte centrale: Marcell Jacobs è in semifinale dei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi ma non è andato benissimo in batteria. Lui lo sa, come sa che per arrivare in finale (almeno) deve cambiare passo e non si nasconde. "Non mi sono piaciuto per niente, le sensazioni non erano ottime. Sono rimaste un po' pesante, non sono riuscito a lasciarmi andare. L'obiettivo era qualificarsi per domani. Oggi è andata così. La pista è buona, devi attivare i piedi come non ho fatto io oggi. Domani ci proverò meglio. Dopo guarderò come si sono comportati gli altri". Lo stadio di Parigi lo cerca, lo acclama, Jacobs si prende - anche - gli applausi che non si è potuto prendere a Tokyo e forse questo può dargli una spinta in più. Qui c'è il suo team, c'è la mamma mentre la famiglia è rimasta negli States. In sintesi: c'è Marcell, ci sono le persone che lavorano con lui e per lui e c'è un Paese intero pronto a spingerlo.
Jacobs in batteria, cosa non è andato verso la semifinale
Se abbia patito un po' l'emozione non è dato sapere - lui dice di no - di sicuro l'assenza di gare ad altissimo livello (Europei a parte) degli ultimi tempi può aver influito. Ma visto che i tempi in allenamento sono buoni non è detto che Marcell non abbia solo bisogno di spingersi un po' oltre il limite con la testa e il cuore leggero. L'altra spiegazione è che Jacobs abbia voluto controllare in vista di domani: "Dovevo conservare energie , quindi non mi sono spremuto troppo. Mi sento molto bene, e domani spero di trovare le giuste sensazioni in pista. Sono felice di essere qui, l'atmosfera è fantastica". E se lo dice lui, il campione olimpico in carica, forse un po' di fiducia bisogna dargliela.