Valentina Vezzali non è solo una delle donne più vincenti dello sport italiano e mondiale (9 medaglie olimpiche di cui 6 d'oro) ma è anche una che non le manda a dire. In una lunga intervista a Repubblica rifila varie stoccate al fioretto femminile: manca la gara a squadre, ma il flop delle atlete in singolare resta. E lei lo commenta così: "Di Francisca, Errigo, Trillini, eravamo diverse, forse non ci volevamo bene, ma non saremmo arretrate di un metro. C’è un solo segreto, combattere sempre".
Valentina Vezzali, le dure parole sul fioretto femminile
E, ancora: "Fa male, anzi fa riflettere, vedere il podio femminile del fioretto tutto nordamericano, due statunitensi e una canadese. E non c’erano le russe, mancava la forte Inna Deriglazova. Rispetto tutte - continua Vezzali - ma è un sacrilegio. Va bene, la scherma è cambiata, si è aperta, quando ero ragazzina io, trenta anni fa, dominava solo l’Europa, Germania, Italia, Francia, Romania, Ungheria. Adesso è diverso, c’è la globalizzazione. Guai dare per scontato che appartieni a una tradizione vincente e che metti paura. Però resta un’enorme occasione perduta".