Paolini, Roma, Lazio e Napoli: le ultimissime

La tennista entra nella storia, è la prima italiana in finale a Wimbledon. Aouar potrebbe partire. Dele-Bashiru arriva ad Auronzo. Di Lorenzo giura amore a Napoli
Paolini, Roma, Lazio e Napoli: le ultimissime
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Il sogno di Jasmine Paolini continua: la tennista toscana ha battuto la croata Donna Vekic con il punteggio di 2-6, 6-4, 7-6 in quasi tre ore di match in semifinale a Wimbledon. Per la prima volta quindi una tennista italiana giocherà la finale del torneo londinese. 

Houssem Aouar può lasciare la Roma dopo appena un anno dal suo arrivo. Il centrocampista classe 1998, reduce da un'annata tutt'altro che entusiasmante in maglia giallorossa, sarebbe vicino - secondo i media arabi - all'approdo in Saudi League: l'Al-Ittihad avrebbe infatti messo sul piatto una cifra di 15 milioni di euro più bonus per l'ex Lione che non rientra nei piani di Daniele De Rossi.

Fisayo Dele-Bashiru ha appena raggiunto il ritiro di Auronzo di Cadore. Il nuovo trequartista della Lazio, come mostrano le immagini realizzate dall'inviato di TMW, è arrivato in serata nella sede della prima preparazione estiva della squadra di Baroni. Tutti i problemi burocratici relativi al visto sono stati finalmente risolti e il giocatore, già ufficializzato da giorni, si è potuto quindi mettere a disposizione del nuovo tecnico biancoceleste

Giovanni Di Lorenzo giura fedeltà al Napoli. Dopo le voci di mercato su un suo possibile addio e le parole secche dell'agente, il capitano ha scritto una lettera per l'ambiente azzurro. Queste alcune delle parole di Di Lorenzo: “Lo ammetto, mi ha accarezzato l'idea di andar via. Sentivo la vostra insoddisfazione nei miei confronti e, come ha detto il Presidente, avevo avuto la percezione di essere stato abbandonato dalla società. Ho ascoltato le parole del presidente e quelle di mister, ho parlato con entrambi in questi giorni, e il messaggio che posso trasmettervi, senza fare proclami inutili e promesse da marinaio, è molto semplice: non vedo l'ora di ricominciare. Perché mi sento uno di voi”.


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