Che esempi in "Supera ogni sfida"

E' il claim della campagna di Xiaomi per l’arrivo in Italia della nuova famiglia di smartphone Redmi Note 11 Series. Racconta le belle storie di cinque atleti paralimpici: Edoardo Giordan, Elisa Spediacci, Emanuele Lambertini, Riccardo Bagaini e Vittoria Bianco, tutti della art4sport.
Che esempi in "Supera ogni sfida"
Andrea Ramazzotti
6 min

MILANO - "Supera ogni sfida" è il nome della campagna che vede come protagonisti alcuni dei volti di art4sport, la nota Associazione Onlus che si occupa di supportare e promuovere lo sport agonistico in favore del benessere fisico e psicologico di ragazzi con disabilità portatori di protesi di arto. L'iniziativa è stata lanciata da Xiaomi in occasione dell’arrivo in Italia della nuova famiglia di smartphone Redmi Note 11 Series e ha cinque atleti paralitici del calibro di Edoardo Giordan, Elisa Spediacci, Emanuele Lambertini, Riccardo Bagaini e Vittoria Bianco come protagonisti della campagna digital.

STORIA - Art4sport nasce ispirandosi alla storia di Bebe Vio, una bambina con la passione per la scherma che, dall’età di undici anni, si è trovata ad affrontare numerose sfide per praticare il suo amato sport, fino a raggiungere molteplici traguardi, tra cui la medaglia d’oro alle paralimpiadi di Rio 2016 e di Tokyo 2020. L’energia e la determinazione di questi ragazzi di Art4sport è diventata un modello di riferimento per tantissimi giovani e Xiaomi li ha scelti per raccontare 5 storie fantastiche, che parlano di passione per la vita e per lo sport, con il desiderio di far capire alle persone che il proprio punto debole può diventare ciò di cui vanno più fieri. Trovarsi ad affrontare importanti sfide quotidiane e raggiungere grandi obiettivi grazie al proprio entusiasmo, all’energia e alla voglia di fare sempre è possibile e loro lo confermano. Da qui il claim della campagna "Super ogni sfida" che è anche quello che si propongono i nuovi modelli (Redmi Note 11, 11S, 11 Pro e 11 Pro 5G) dell'azienda cinese.

PROTAGONISTI - Ma ecco i protagonisti della campagna e le loro parole. Edoardo Giordan, classe 1993 di Roma, fa parte della Nazionale di scherma Paralimpica nelle specialità di sciabola e spada. Ha conquistato il bronzo nella sciabola individuale ai Mondiali di Cheongju (Corea del Sud) nel 2019 e ha partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. "La prima vera sfida che ho superato nella mia vita - ha detto Giordan - è stata accettare l’amputazione della gamba e la mia nuova realtà, ma una volta fatto questo, la mia vita è decollata e le sfide intorno a me sono sembrate possibili da vincere. Ho iniziato a praticare sport per caso, ma con la sciabola in mano ora combatto le mie ansie e le mie paure, che sono state da sempre il mio primo avversario. Le sfide di tutti i giorni le affronto con positività e cercando di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. A volte dobbiamo rispondere a sfide improvvise, altre possiamo prepararci per affrontarle, ma qualunque sia il caso, è importante coglierle con positività e determinazione”. Emanuele Lambertini, classe 1999 di Bologna, fa parte della Nazionale di scherma Paralimpica nelle specialità di fioretto e spada. Ha conquistato l’argento nel fioretto a squadre ai Mondiali di Cheongju (Corea del Sud) nel 2019 e ha partecipato alle Paralimpiadi di Rio e Tokyo 2020. “Da piccolo mi vergognavo a indossare una protesi - ha detto Lambertini -, ma quando ho realizzato che la protesi non era motivo di vergogna, ma anzi un mio orgoglio, ho cambiato del tutto il mio approccio alla vita e ho vinto la mia più importante sfida. Mi sono avvicinato allo sport grazie alla mia allenatrice che ha da subito avuto fiducia nelle mie capacità e ha voluto investire il suo tempo nella mia carriera. Quando ho realizzato che lei credeva in me, ho scelto di credere anche io in me stesso. Oggi, dopo essermi qualificato a due paraolimpiadi, lavoro per arrivare alle prossime. Il consiglio che sento di dare a chi vuole vincere le proprie sfide è quello di viverle secondo i propri limiti e le proprie esperienze. Ognuno, in base alle proprie possibilità, ha a portata di mano una soluzione diversa per lo stesso problema: occorre solo pensare che è possibile vincere ogni sfida a modo proprio, semplicemente credendo in sé stessi”. Riccardo Bagaini, classe 2000 di Orta San Giulio, fa parte della Nazionale di atletica paralimpica. Ai Mondiali di Londra 2017 ha vinto un argento nella staffetta 4x100. Ha conquistato il bronzo nei 400 mt agli Europei di Byogoszcz (Polonia) nel 2021. "Sono nato senza un braccio - ha raccontato Bagaini - e quindi dal primo giorno sono così. La mia prima grande sfida l’ho vinta da bambino, incosciente di quello che era realmente il mio problema, perché i miei amici e i miei familiari non me l’hanno fatta mai pesare. Mi rodeva non riuscire a fare determinate cose, ma poi io mi sono detto che volevo farle e lì è iniziata la sfida. Ho sempre praticato sport perché i miei genitori mi hanno sempre abituato a non avere console, ma a uscire per giocare a calcio. Ho provato anche lo sci il tennis, il nuoto… e infine è sbocciato l’amore per l’atletica. Lo sport ci rende unici perché ci mette tutti alla pari, mi dà una sensazione di libertà che è diventata anche il mio scopo nella vita. Nei prossimi anni io spero di qualificarmi alle Paraolimpiadi perché è un mio sogno". Vittoria Bianco, classe 1995 di Bari, fa parte della Nazionale di nuoto paralimpico. Ha partecipato alle paralimpiadi di Tokyo vincendo l’oro nella staffetta 4x100 stile libero. "La mia più grande sfida è stata decidere di farmi amputare la gamba - ha sottolineato la Bianco - e andare a Tokyo 2020 per partecipare a una Paraolimpiade. I miei prossimi obiettivi sono cercare di partecipare e di qualificarmi ai mondiali di giugno. E poi c’è Parigi 2024... Il non abbattersi, il cercare di superare ogni sfida, è il messaggio che voglio condividere". Elisa Spediacci, classe 1990 di Pisa, fa parte della Nazionale di sitting volley femminile. A gennaio 2022 ha preso parte ai Pajulahti Games in Finlandia dove, insieme alla sua squadra, hanno conquistato il 1° posto.


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