Fognini, la frase urlata al giudice a Barcellona: il retroscena

Il tennista azzurro si è difeso: "Non finisce qui, vogliono farmela pagare"
Fognini, la frase urlata al giudice a Barcellona: il retroscena
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Le parole sono importanti. Il celebre monito di Nanni Moretti riecheggia fino a Barcellona, perché le parole hanno determinato il destino di Fabio Fognini, squalificato nel corso di una partita per la prima volta in carriera. La sanzione è arrivata quando era sotto 6-0 4-4 contro il n.147 del mondo, lo spagnolo Bernabé Zapata Miralles. L’accusa è di offese a una giudice di linea che gli aveva chiamato un fallo di piede. Secondo alcune ricostruzioni (le immagini e l’audio non chiariscono) il tennista italiano avrebbe detto rivolto al giudice: “Sto c***o di giudice di linea di m***a mi ha rotto il c***o  con sto fallo di piede. De puta madre“. L’azzurro, dopo aver salutato Zapata Miralles, è uscito dal campo in preda ad una rabbia cieca, spaccando con violenza una racchetta e parlando ad alta voce: “Non gli ho detto nulla, ma chi c***o si crede di essere?“". 

La difesa di Fognini in conferenza stampa

Lo afferma con forza anche nella conferenza stampa via streaming dopo la partita. "Quando mi arrabbio, di parolacce ne dico come tutti. Il mio temperamento lo conoscete. In campo nella mia carriera ho fatto e detto tante cose, ma una situazione del genere non mi era mai successa - ha detto - Ho pagato per qualcosa che non ho fatto". Ora il comportamento di Fognini sarà oggetto di un’indagine dell’ATP che, potrebbe assumere ulteriori provvedimenti se riscontrerà elementi di particolare gravità. 


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