Bertolucci duro con l'Italia: "Ecco cosa succederebbe se fossi capitano"

L'ex tennista ha detto la sua sul brutto esordio degli azzurri in Coppa Davis: le parole
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Un inizio disastroso quello dell'Italia in Coppa Davis. La squadra azzurra nella giornata di ieri è scesa in campo contro il Canada che si è imposto con un sonoro 3-0. Sonego è stato battuto da Galarneau, Musetti da Diallo e anche il doppio formato da Bolelli/Arnaldi è finito ko per mano di Pospisil/Galarneau.

Bertolucci: "Necessario fare un mea culpa"

Un inizio che non poteva che suscitare riflessioni e analisi tra cui anche quella di Paolo Bertolucci, uno dei protagonisti della vittoria italiana in Coppa Davis nel 1976 e oggi commentatore Sky: "Quando perdi 4 set a 0 contro giocatori nettamente inferiori non puoi che fare mea culpa. Ci sono stati errori prima e durante il match, oggi deve essere analizzato tutto, che si capisca dove è mancata la squadra. Giochiamo in casa, il campo è troppo veloce e non favorisce Musetti, Sonego ha dato tutto ma non è la prima volta che perde contro un avversario sulla carta più debole di lui. Infine nel doppio ci siamo ritrovati con con Arnaldi, che ha fatto il possibile ma non è un doppista, perché Vavassori è infortunato. L’anno scorso Berrettini, ora Vavassori basta ai giocatori infortunati portati in panchina, io vorrei avere giocatori tutti abili". "Non si devono fare discorsi complicati - prosegue Bertolucci - bisogna guardare negli occhi i ragazzi e parlare, sentire da loro le impressioni, se se la sentono di entrare in campo o se hanno dei dubbi su qualsiasi aspetto. Per questo bisogna parlare con i giocatori e guardarsi negli occhi che spiegano più mille parole", ha concluso l'ex campione.


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