Sinner, cosa rischia Jannik dopo il ricorso della Wada sul caso doping

L'Agenzia mondiale antidoping fa appello alla Corte Arbitrale dello Sport di Losanna per il caso che ha coinvolto il numero uno al mondo
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Mentre Jannik Sinner è impegnato nella sfida di secondo turno con Roman Safiullin all'Atp 500 di Pechino, è arrivata una notizia che scuote il mondo del tennis. L'Agenzia mondiale antidoping ha infatti deciso di fare ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport di Losanna per il caso che ha coinvolto il numero uno al mondo, risultato positivo al Clostebol dopo i test effettuati durante il torneo di Indian Wells. Una decisione per la quale si stava attendendo l'esito da parte della WADA, che aveva richiesto materiale aggiuntivo sul caso per fare appello entro un termine di 21 giorni. "L'Agenzia mondiale antidoping ha chiesto il file completo - è quanto si leggeva in una precedente nota -. In occasione di ogni udienza ci sono documenti aggiuntivi, come osservazioni, relazioni scientifiche e altre informazioni che vengono prese in considerazione dal panel che emetterà la sentenza. Questo è ciò che la WADA ha richiesto per considerare la propria posizione: ha voluto tutte le informazioni disponibili". Entro il termine stabilito è adesso arrivata l'ufficialità del ricorso, che rischia di tenere Sinner lontano dai campi per un lungo periodo.

Sinner, cosa rischia adesso

"L'Agenzia mondiale antidoping (WADA) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) nel caso del tennista italiano Jannik Sinner, giudicato da un tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (ITIA) di non aver avuto alcuna colpa o negligenza dopo essere risultato positivo per due volte al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024. È opinione della WADA che la constatazione di "nessuna colpa o negligenza" sia stata non corretto secondo le norme applicabili. La WADA richiede un periodo di squalifica compreso tra uno e due anni. La WADA non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quelli già imposto dal tribunale di primo grado". Questa la nota ufficiale pubblicata dalla WADA, che chiede per il numero uno al mondo un periodo di squalifica da uno a due anni, ma nessuna cancellazione dei risultati sportivi. Dopo l'assoluzione del Tribunale Indipendente all'azzurro erano stati invece solamente revocati i punti e il montepremi conquistati a Indian Wells. Fino alla decisione del TAS, che potrebbe durare diverse settimane, Sinner potrà comunque regolarmente scendere in campo per i suoi impegni.


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