Barazzutti non ha dubbi: "Sinner o Alcaraz? Carlos ha qualcosa in più..."

L'ex tennista, tra gli azzurri vincitori della Coppa Davis nel 1976 in Cile e oggi nello staff di Musetti, confronta i due campioni: i dettagli
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ROMA - Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, due Slam ciascuno in questo 2024 e alle porte le semifinali del Six Kings Slam in Arabia Saudita dove sfideranno uno Novak Djokovic e l'altro Rafa Nadal, dei quali vengono considerati i rispettivi 'eredi'. E se il 23enne italiano è ora numero uno al mondo, c'è chi come Corrado Barazzutti considera lo spagnolo un po' più forte.

Barazzutti e il paragone tra Sinner e Alcaraz

"Penso che lo spagnolo, se in giornata, abbia ancora qualcosina di più - ha detto in una recente intervista a 'Libero' l'ex tennista, tra gli eroi azzurri che vinsero la Coppa Davis in Cile nel 1976 e oggi nello staff di Lorenzo Musetti -. Inoltre, non dimenticatelo, ha due anni in meno di Jannik e quindi la possibilità di alzare ulteriormente il proprio livello di gioco". Se in Sinner c'è da ammirare la "voglia di applicarsi" e la "capacità del suo staff che gli sta dando consigli azzeccati", oltre alla "solidità nel momenti decisivi", Barazzutti vede in Alcaraz "un arsenale di colpi oggettivamente più completo" e un tennis che "si avvicina molto a quello di Federer", perché "vario e in grado di generare maggiore versatilità anche nei momenti di difficoltà". Giudizi ovviamente destinati a dividere addetti ai lavori e i tifosi dei due campioni.


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