FRANCOFORTE (GERMANIA) - Mentre Jannik Sinner continua a dominare la scena del tennis mondiale, reduce dal trionfo in finale contro Carlos Alcaraz nel Six Kings Slam di Riyad e sempre più uno nel mondo, nel circuito si continua a discutere del caso di doping che lo ha visto coinvolto e del ricorso presentato dalla Wada contro la sua assoluzione da parte dell'International Tennis Integrity Agency (Itia).
Sinner, ecco il piano in caso di squalifica
Shapovalov duro sul caso Sinner
Sull'argomento ad esempio, rispondendo alla domanda di un giornalista durante il media day dell'Ultimate Tennis Showdown (torneo di esibizione a Francoforte), è intervenuto nei giorni scorsi Denis Shapovalov: "A questo punto è ridicolo - ha detto il 25enne tennista canadese -. Non ha nulla a che fare con Jannik Sinner personalmente. È solo che i giocatori non vengono trattati allo stesso modo, in ogni caso lo gestiscono in modo diverso. Alcuni giocatori vengono squalificati per anni, mentre con altri giocatori non è così".
Il canadese attacca anche la Wada
Shapovalov critica anche la Wada per i tempi in cui ha presentato il ricorso contro l'assoluzione dell'azzurro: "Avrebbe dovuto intervenire subito e dare una notifica dopo il primo test positivo come Wada. Perché intervengono solo ora? Ora stanno torturando Sinner e lui deve giocare in queste circostanze. Se le persone preposte hanno deciso che è autorizzato, allora dovrebbe essere nelle linee guida della Wada. Se aveva le informazioni prima, la Wada ora non dovrebbe dire dopo mesi 'No, ora vogliamo annullare l'assoluzione'. Semplicemente - ha concluso il canadese, attualmente n.95 del ranking Atp - tutto questo non è chiaro per i giocatori".