Chiamatelo alieno, superman, come vi pare. Ma una cosa è certa: Alcaraz non è di questo pianeta. Altrimenti non si spiegherebbe un cambio di passo così evidente rispetto aò giocatore balbettante e impreciso della prima giornata. Sono passate poche ore dal match perso contro Rudd, dall'allenamento durato 10 minuti e dalle voci clamorose di un possibile ritiro. Il raffreddore spinge forte, i postumi dell'influenza mordono e lui, con quel cerottone sul naso per migliorare la respirazione, pareva quasi voler abdicare, tanto da convincere qualcuno a pensar male: "Vedi se non si ritira per preservare la Davis a Malaga".
Il commento incredulo di Bertolucci al colpo di Alcaraz
E invece Carlo Alcaraz è di un altro pianeta e in 24 ore si trasforma da brutto anatroccolo in Houdini realizzando prodigi sul campo contro il povero Rublev che alla teoria dell'influenza ci aveva creduto, eccome. Lo spagnolo numero tre al mondo vince il primo set 6-3 e nel secondo si esibisce in una serie di numeri che mandano in estasi il pubblico assiepato sul centrale di Torino. In particolare un colpo fa sognare anche la coppia di commentatori di Sky, a cominciare da Paolo Bertolucci. Rublev serve, Alcaraz salva con una risposta non irresistibile, lo spagnolo a rete tira un missile di dritto imprendibile per tutti tranne che per Carlos: palla dall'altra parte e poi, a seguire un dritto lungolinea da alieno. Il commento delle voci Sky è tra l'incredulo e l'allibito: "No, no, no, non è possibile. Ma questo era quasi impossibile, dai. Ma come ha fatto?". "Per gli umani sì, per lui no. Ha fatto una cosa impossibile. Ti dirò, è talmente bello e difficile che non tutti l’hanno capito. Roba da coniare un nuovo aggettivo". Le parole di Paolo Bertolucci sono la migliore sintesi di uno scambio ai limiti del prodigioso.