A poche ore dal trionfo conquistato a Malaga dall'Italia, che ha messo le mani sul suo terzo titolo nella storia di Coppa Davis, la leggenda del nostro tennis Nicola Pietrangeli ha parlato del successo della squadra capitanata da Filippo Volandri ed è tornato anche a commentare lo splendido momento di Jannik Sinner, che da numero uno al mondo continua a battere record. Pietrangeli, che una Coppa Davis l'ha vinta da capitano nel 1976 in Cile, è stato ospite della trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora", dove ha parlato della sua assenza durante la cerimonia di premiazione e di un suo record che Sinner difficilmente riuscirà a battere.
Pietrangeli: "Sinner non batterà mai un mio record"
"Le classifiche si fanno alla fine della carriera - ha detto Pietrangeli -. A Sinner e agli altri ci vogliono tre o quattro vite per battere tutti i miei record. Anche perché ne ho uno che è imbattibile ed è quello legato alle 164 partite disputate in Coppa Davis. Detto questo, per battere tutti i miei record, lui è sulla buona strada, per carità. Ha solo 23 anni. Eccetto quello delle gare disputate, però. Quello non si tocca". L'ex numero 3 del mondo ha anche confessato di esserci rimasto male per non essere stato invitato alla cerimonia di premiazione, come accadde nel 2023: "Sia chiaro, non vuole essere una polemica, però… io sono quello che ha giocato più incontri, gli azzurri vincono la Coppa Davis e nessuno mi ha chiamato per la premiazione dell’Italia. Mi è dispiaciuto, sono sincero. L'anno scorso c'ero e credo che alla gente avrebbe fatto piacere vedere uno di novantuno anni essere lì, anche solo per mera curiosità. Ci sono rimasto un po’ male".