Paolini, una stagione da sogno: il confronto con le migliori giocatrici dal 2000 ad oggi

Al termine di una stagione da sogno, la toscana è diventata la quarta tennista dal 2000 ad aver chiuso in Top 5 in singolare e ad essere parte del Team of the Year della WTA in doppio
Marco Di Nardo
6 min

Non aveva mai superato il secondo turno di uno Slam in singolare e non era mai entrata nelle prime 25 giocatrici del mondo. Nel 2024, invece, ha raggiunto almeno gli ottavi di finale in tutti e quattro i tornei (giocando anche due finali) e ha concluso l’anno al numero 4 delle classifiche mondiali. I progressi di Jasmine Paolini sono stati così evidenti da far pensare che sia stato qualche cambiamento radicale messo in atto negli ultimi dodici mesi a permetterle di ottenere obiettivi così prestigiosi. In realtà, il suo impressionante rendimento dell’ultima annata è soprattutto il frutto di un lavoro che parte molto da lontano fatto con lo storico coach Renzo Furlan, insieme ad altri fattori che si sono incastrati perfettamente e le hanno consentito di fare il definitivo salto di qualità.

Doppio 

Ha certamente avuto un ruolo importante il fatto di aver ricominciato ad impegnarsi costantemente nella specialità del doppio, iniziando a vincere partite e ad acquisire ulteriore consapevolezza. Dalla finale vinta insieme a Sara Errani nell’ottobre del 2023 a Monastir (recuperando uno svantaggio di 2-6 1-5) le due non si sono più fermate e hanno continuato a raggiungere risultati pazzeschi per tutto il 2024, tra cui il titolo agli Internazionali BNL d’Italia e la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Tra singolare e doppio, gli incontri disputati da Paolini in questa stagione sono stati 116, con ben 80 partite vinte.

Migliore coppia del 2024 

È stato proprio il fatto di essere riuscita a progredire contemporaneamente in entrambe le specialità a rendere ancora più speciale l’anno di Jasmine Paolini. Perché concludere come numero 4 in singolare è qualcosa che non era mai riuscito a nessuna tennista italiana nella storia, ma farlo avendo chiuso anche al numero 10 in doppio e al numero 4 della Doubles Race (insieme a Sara Errani) è un risultato ancor più impressionante. Ma non è tutto: la WTA conserva ancora una sua autonomia (al contrario dell’ATP) nel decretare la migliore tennista (WTA Player of the Year) e la migliore coppia di doppio della stagione conclusa, indipendentemente da quanto stabilito dal Ranking ufficiale; e la stessa WTA ha stabilito che siano state proprio Errani e Paolini il Doubles Team of the Year, smentendo la classifica della Race che vedeva Lyudmyla Kichenok e Jelena Ostapenko al numero 1. Paolini, in questo modo, è diventata solo la quarta tennista nel nuovo millennio a terminare una stagione come top 5 nella classifica del singolare, e come componente della miglior coppia di doppio stabilita dalla WTA. In precedenza, ci erano riuscite solo Venus Williams nel 2000, Serena Williams (2009) e Barbora Krejcikova (2021).

Le statistiche

Delle quattro tenniste prese in considerazione, Jasmine è stata l’unica a riuscirci senza vincere titoli dello Slam, né in singolare né in doppio. Tutte le altre, nel realizzare l’impresa, avevano invece conquistato almeno un Major in entrambe le specialità: Venus Williams vincendo Wimbledon (singolare e doppio) e US Open (singolare); Serena conquistando Australian Open (singolare e doppio), Wimbledon (singolare e doppio) e US Open (doppio); Krejcikova trionfando al Roland Garros in entrambe le discipline. Questo ha permesso alle altre di non dover giocare per tutta la stagione. Solo Krejcikova, con 113 partite complessive disputate nel 2021, si era avvicinata ai numeri di Paolini del 2024, ma non aveva certamente avuto la continuità della tennista toscana, fermandosi al primo turno dell’Australian Open in singolare e al primo turno degli US Open in doppio. Il confronto con Venus Williams (appena tre tornei giocati in doppio in tutto il 2000) e Serena (cinque tornei in doppio nel 2009) fa capire quanto le due sorelle americane avessero invece puntato tutto sui grandi appuntamenti in doppio, disputando in sostanza delle annate da singolariste pure.

Jasmine è la migliore?

 livello di continuità avuta in entrambe le discipline, quella di Paolini può quindi essere considerata come la migliore annata del nuovo millennio considerando i risultati ottenuti complessivamente tra le due discipline. Del resto, è riuscita a vincere titoli WTA 1000 in singolare (Dubai) e in doppio (Roma e Pechino), a giocare finali Slam in singolare (Roland Garros e Wimbledon) e in doppio (sempre a Parigi), oltre a vincere una medaglia olimpica. Inoltre, in singolare, la ventottenne toscana è stata la giocatrice ad aver vinto il maggior numero di incontri a livello Slam insieme ad Aryna Sabalenka (18), con la differenza che Jasmine è riuscita a vincere partite in tutti e quattro i tornei. E la prestazione alle WTA Finals, seppur terminata nella fase a gironi, è stata tutt’altro che negativa: in doppio, Jasmine e Sara hanno avuto match-point in tutte e tre le partite del round robin (pur vincendo solo la prima), hanno conquistato più game delle avversarie in tutti i loro incontri (incluso quello perso contro le campionesse Dabrowski/Routliffe) e hanno concluso con la migliore percentuale di game vinti (54%) del loro gruppo (è la prima volta che a riuscirci è una coppia che non accede alle semifinali).


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