Patrick McEnroe torna a parlare di Jannik Sinner. L'ex tennista statunitense, fratello di John, alcune settimane fa aveva già commentato la situazione del circuito Atp nel periodo di assenza dai campi del numero uno, squalificato per tre mesi dopo l'accordo con la Wada sul caso Clostebol. "Alcaraz è il giocatore di tennis più conosciuto al momento. Sinner è un grande giocatore e vincerà tantissimo, ma non ha il suo appeal al momento", erano state le sue parole. Stavolta, invece, McEnroe si è concentrato sulla vicenda dell'altoatesino, e sull'accusa di trattamento di favore rispetto agli altri, fatte nelle scorse settimane da un gruppo di tennisti con la lettera scritta dalla Ptpa.


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Vai al listinoMcEnroe e la squalifica di Sinner
"La tesi secondo cui gli altri giocatori sono stati trattati male e quindi dovremmo trattarlo male è assurda - le parole di McEnroe -. Non penso che Sinner avrebbe dovuto essere sospeso. Hanno seguito la procedura esattamente come doveva essere fatto. Sulla base di ciò che sappiamo e dei protocolli adeguati, era innocente. L'argomentazione secondo cui altri giocatori sono stati trattati male, e che dovremmo quindi trattarlo male, è assurda. Non sto dicendo che non sia possibile che i giocatori abbiano capito come battere il sistema, ma se ci basiamo su ciò che sappiamo e su quali fossero i protocolli appropriati, Jannik Sinner era innocente".