Si prospetta una sfida d'altri tempi che promette di regalare grande spettacolo quella che chiuderà il programma dei quarti di finale del venerdì al Masters 1000 di Montecarlo. Un confronto tra stili tra due degli unici tre rovesci a una mano che, insieme a Grigor Dimitrov, ancora occupano la Top 20 della classifica mondiale. Per la sesta volta l'uno di fronte all'altro, saranno Lorenzo Musetti e Stefanos Tsitsipas a giocarsi un posto in semifinale nel Principato, dove il greco difende il titolo conquistato lo scorso anno e dove ha già trionfato tre volte nel corso della sua carriera. Sarà anche una grande opportunità per l'azzurro, che può aver acquisito fiducia dopo il derby vinto piuttosto nettamente contro Matteo Berrettini, ma che dovrà invertire il trend negativo dei precedenti. In tutte e cinque le occasioni ad avere la meglio è stato il greco, che nell'ultima sfida si è imposto con il punteggio di 7-5 7-5 agli ottavi di finale del Masters 1000 di Roma nel 2023.
Musetti-Tsitsipas, confronto tra rovesci a una mano
Era il febbraio del 2024 quando per la prima volta da quando esiste il ranking Atp un giocatore con il rovescio a una mano usciva dai primi dieci giocatori della classifica mondiale. Un avvenimento storico che si era verificato dopo la finale conquistata a Rotterdam da Alex De Minaur con la conseguente estromissione di Tsitsipas in Top 10. Il tennista greco sarebbe poi riuscito a riprendersi il suo posto alla nona posizione mondiale quest'anno dopo il successo a Doha. È per questo che con un colpo che sta pian piano scomparendo ad altissimi livelli nel tennis, un quarto di finale tra due rovesci monomani suona quasi come un evento, soprattutto in un Masters 1000. Gli stessi colpi per Musetti e Tsitsipas, che sono però anche tanto diversi tra loro. Per il greco il rovescio a una mano è infatti il punto debole del suo gioco, con l'ampia preparazione che spesso lo penalizza sui campi più veloci. È inoltre un colpo che utilizza soprattutto per prepararsi a chiudere lo scambio con il dritto. Diverso invece l'uso che Musetti fa del suo rovescio, arma che utilizza per tirare passanti da qualsiasi posizione del campo e che anche dal punto di vista delle variazioni gli permette di imporre il suo gioco in maniera più imprevedibile.