
Il tennista australiano Max Purcell ha accettato una sospensione di 18 mesi ai sensi del programma antidoping del tennis: lo ha comunicato ufficialmente l’Itia. Il caso del tennista che ha raggiunto l’ottavo posto nella classifica mondiale di doppio a settembre 2024, non può essere paragonato minimamente al caso Sinner. Intanto perché Purcell ha ammesso di aver violato l’articolo 2.2 del programma antidoping ricevendo infusioni endovenose di vitamine per oltre 500 ml il 16 e il 20 dicembre 2023, quando il limite previsto è di 100 ml in un periodo di 12 ore. Non solo, ma dai messaggi che si è scambiato sul cellulare con un altro tennista è risultato evidente il suo tentativo di nascondere i trattamenti. Le sostanze iniettate non sono vietate, si tratta di vitamine, ma il codice antidoping punisce anche i metodi vietati, e questo è uno di quelli. Jannik, ormai è noto, è stato contaminato involontariamente con il Clostebol tramite uno spray che si era spruzzato sul dito il suo ex fisioterapista Naldi per curarsi una ferita, ed è riuscito a portare le prove in breve tempo.
Lo scambio di messaggi con un altro giocatore
Il 27enne australiano ha collaborato fin da subito con l'Itia e per questo ha ottenuto uno sconto della pena del 25%. Potrà tornare in campo l’11 giugno 2026. Purcell perderà anche tutti i risultati e i guadagni ottenuti nel periodo compreso tra il 16 dicembre 2023 e il 3 febbraio 2024. Nelle motivazioni dell'Itia sulla sospensione di Max Purcell si legge.
“Il 16 dicembre 2023, i due giocatori si sono scambiati messaggi relativi a una “seduta di idratazione” presso una clinica medica (Clinica) e alle 15:45 circa, il Giocatore ha inviato messaggi al Giocatore 2 confermando di aver ricevuto un'infusione.
Quel giorno i due giocatori si sono scambiati una serie di altri messaggi riguardanti l'infusione.
Questi messaggi indicano che: (i) il Giocatore ha chiesto al personale della Clinica di non tenere ricevute relative alle sue infusioni; (ii) il Giocatore ha discusso i modi in cui poteva giustificare le infusioni, tra cui la finta di ricevere le infusioni, compresa la finta malattia; e (iii) il Giocatore ha successivamente ricercato se l'infusione fosse o meno proibita ai sensi del Codice WADA (in particolare, se si trattasse dell'ingrediente stesso o dell'infuso). Se fosse l'ingrediente stesso o l'acqua ad essere rilevante per il limite di 100 ml entro 12 ore)". È evidente la differenza tra i due casi, anche se sui social è già partito il tam tam con paragoni che non stanno in piedi e insinuazioni varie.
Purcell: "Sto combattendo ogni giorno con dei tic nervosi"
Max Purcell ha accettato positivamente la sentenza, e si è sfogato con un lungo post su instagram in cui ha rivelato che questa storia ha messo a repentaglio anche la sua salute: “Questo caso è andato avanti per mesi, condizionando seriamente la mia qualità della vita. Dal non riuscire a dormire e mangiare, al rifiutare di essere me stesso, allo sviluppare tic nervosi e ansiosi con cui sto ancora combattendo ogni giorno. Non riuscivo a godermi nulla senza avere il pensiero di quel caso e le infinite possibilità di quale sanzione avrei ricevuto. Sono così contento che sia finita e che posso guardare avanti. Tutte le sostanze dell’infusione sono approvate dalla WADA e non mi hanno dato nessun beneficio nella performance. È avvenuto 11 giorni prima del mio debutto in stagione, dopo che non mi sentivo bene ed ero affaticato per l’allenamento”.