Berrettini racconta un bellissimo aneddoto con Adriano Panatta nel programma Buffa Talks di Sky Sport: “Si dice che Adriano ti abbia visto giocare all’Aniene - racconta Federico Buffa - e abbia detto 'questo con quel servizio e quel dritto andrebbe supportato un po’ di più', e la cosa è arrivata anche alla tua famiglia". Matteo conferma tutto, aggiungendo anche i dettagli: “C’era un po’ di lotta dentro casa, si pensava sempre al famoso pezzo di carta, e quindi giustamente a studiare. In questo episodio di Panatta avevo 15-16 anni e facevo il liceo scientifico, ero già bello alto e magro. Ci siamo guardati negli occhi in famiglia e abbiamo detto, 'che facciamo?’. Ai miei genitori, soprattutto a mio padre, al solo pensiero che avrei potuto giocare gli Internazionali di Roma brillavano gli occhi, e quindi hanno mollato un po’ le briglie e hanno detto 'ok proviamo'". Berrettini racconta un altro aneddoto, sempre con Panatta: "Adriano un giorno arriva all’Aniene, mi vede servire al campo 6, quello in cemento, e mi dice: 'Tu quando metterai un po’ di forza servirai a 220 all’ora'. Io lo guardai e gli dissi: 'Adriano, con tutto il rispetto, ma di cosa stiamo parlando...". E nello stesso giorno ho giocato con lui un doppio: io servo e facciamo punto, ma non vado a rete e lui mi guarda e mi dice: 'A ragazzì, il doppio si gioca serve and volley’. Il punto dopo sono corso a rete e sono caduto perché non ero abituato, mi sono sbucciato il ginocchio”.