Berrettini, Roma e il tifo per la Fiorentina
Berrettini è nato e vissuto a Roma, ma tifa Fiorentina: "Mio nonno paterno nato e cresciuto a Firenze hanno attaccato la passione per la Fiorentina a mio padre e mio zio che poi l’hanno trasmessa a noi. Per cui siamo nati e cresciuti a Roma, ma tifosi Viola. Cos’è Roma per me? La città in cui sono nato e cresciuto personalmente, che mi ha dato amicizia, famiglia, un allenatore come un secondo padre. Poi la vita mi ha portato lontano da Roma, ma un pezzo di cuore sta sempre lì. Se gioco a tennis da professionista è perché da bambino andavo a vedere il Foro Italico e quel torneo per me è speciale".
Djokovic un killer delle sicurezze
Berrettini poi ricorda quella finale a Wimbledon persa con Djokovic: "Novak è un killer delle tue sicurezze, mentre Nadal fin da subito ti fa capire con chi stai giocando, un animale che vuole mangiarti. Novak spesso inizia più lentamente, inizia a studiare, spesso perde il primo set e poi lentamente ti toglie tutte le certezze che hai nel tuo gioco e ti ammazza. È accaduto anche quel giorno a Londra, sentivo che stavo giocando bene, ero in grandissima forma, però lui a un certo punto è riuscito a disinnescare tutte le mie armi e si è visto che io ero alla mia prima finale e lui alla trentesima".