"Forse la mia miglior partita di sempre a Parigi", l'ha definita così Djokovic la vittoria su Musetti. E ora il 24 volte campione Slam fa un po' più paura. Perché ha vinto alla "sua" maniera una di quelle che sono sempre state le "sue" partite. Lottando contro le difficoltà e contro i 37 anni, chiudendo la partita quando l'orologio dello Chatrier segnava le 3:07 del mattino.
Sinner numero uno se... le possibili combinazioni
Sinner resta però ancora padrone del proprio destino. All'azzurro basterebbe infatti raggiungere l'ultimo atto dello Slam parigino per diventare il nuovo numero uno del mondo. Raggiungere la finale è anche il requisito minimo per Djokovic per avere chance di rimanere in vetta alla classifica. Se Sinner venisse invece eliminato in semifinale, dovrebbe sperare in una eventuale sconfitta in finale del serbo.
Djokovic, ora c'è Cerundolo
Se Sinner sarà impegnato nella sfida con il francese Corentin Moutet, sarà Francisco Cerundolo il prossimo avversario di Djokovic. L'argentino si è fin qui reso protagonista di un ottimo torneo e potrebbe essere lui a regalare il sorpasso nel ranking dell'altoatesino. Tra le incognite ci sono sicuramente le condizioni fisiche di Djokovic, che dovrà recuperare le energie dopo un match complicato sotto tutti i punti di vista. Il serbo sembra aver ritrovato la fiducia necessaria per arrivare in fondo, ma le sorprese sono dietro l'angolo.