Dalle continue frecciate di Nick Kyrgios sui social alle accuse di ex giocatori e addetti ai lavori: il caso Sinner-doping continua a tenere banco. L’ultima a schierarsi contro il numero uno al mondo è stata la tre volte vincitrice Slam Lindsay Davenport, che ha pesantemente criticato il tennista azzurro. Nonostante la sentenza del Tribunale Indipendente Sport Resolutions abbia scagionato Sinner e la WADA abbia al momento rinunciato a fare ricorso, nonostante la richiesta di documentazione aggiuntiva, la statunitense non ha risparimato le accuse nei confronti del vincitore degli ultimi US Open.
Davenport, le accuse a Sinner
"Sono sinceramente scioccata, come la maggior parte delle persone - ha detto Davenport in una recente intervista -. Sembra che stiamo scoprendo solo ora quello che è accaduto dietro le quinte. Perché gli è stato permesso di giocare tutto l’anno? Non è giusto nei confronti degli altri giocatori, è ovvio che non tutti vengono trattati allo stesso modo". L'ex numero del mondo ha anche aggiunto: "Il discorso vale soprattutto per i giocatori con una classifica inferiore. I soldi sembrano essere il fattore decisivo perché hai maggiori possibilità di pagare i migliori avvocati e tutto ciò che serve".