Anche Paolo Bertolucci ha difeso Jannik Sinner dopo il ricorso presentato al Tas da parte della Wada, l'agenzia mondiale antidoping. Parole durissime quelle dell'ex tennista, che parla della Wada e della sua voglia di far parlare di sé.
Bertolucci: "Possono venire fuori sentenze allucinanti"
"Non so se se è una scelta politica - le parole di Bertolucci -, ma la Wada riuscirà a far sentire la propria voce e ad andare sulle prime pagine dei giornali proprio perché Sinner è numero uno del mondo e non un giocatore di secondo piano. Di conseguenza dopo un periodo di silenzio si tornerà a parlare della Wada. Con i nuotatori cinesi non hanno proseguito, con il marciatore Schwazer sì, con il giocatore dell'Atalanta, Palomino, che aveva dosi decisamente superiori, non hanno fatto niente. Quando uno ha la coscienza a posto e crede nella giustizia è sereno, però quando ci sono i processi possono venire fuori sentenze allucinanti e non può essere sereno al 100% come lo era qualche settimana fa. Un problema per le prossime prestazioni? È comunque una distrazione e un problema che ti porti dietro, non puoi essere al 100%. Questo è poco ma sicuro, per fortuna lui in ogni caso riesce a gestire la situazione da fenomeno qual è. Ma se non ci fosse questa spada di Damocle giocherebbe meglio e sarebbe più sereno".