Sinner e i retroscena inediti: "Il mio momento difficile". Poi la battuta sulla Coppa Davis

Jannik si racconta a Sky e a modo suo: "Parigi era un obiettivo fondamentale, non è stato facile"
Chiara Zucchelli
3 min
Tagssinner

Jannik Sinner inedito, come non si era mai visto, e sentito. In una lunga intervista a Sky il campione azzurro si racconta a 360 gradi: parla di come ami ancora lavare i piatti a mano, di come gli basti tornare a casa due giorni per ricaricarsi e di come voglia, ancora, vincere gli Slam. E poi parla delle Olimpiadi, un'assenza che ancora oggi gli pesa, gli fa male, e della Coppa Davis: «Sempre se il capitano - scherza Sinner - mi convoca».

Sinner, cosa ha detto sul ritorno a casa 

Queste le parole di Sinner sul ritorno a casa: non scontato, non lungo, ma necessario, per uno che vive e si allena a Montecarlo e gira tutto il mondo: «Come persona non sono mai cambiato, il successo non mi ha mai cambiato e non ha cambiato come tratto le persone davanti a me, quelle che incontro. Quello che cambia è che ho un po’ meno tempo libero. Perché io sono una persona che dedica tutto il suo tempo al lavoro. Quindi dipende da me. Se io domani voglio andare a casa, posso anche andarci, ma non voglio perché la mia carriera è iniziata quando a 13 anni e mezzo sono andato via di casa. Ora ho 23 anni e sono arrivato al punto che ho sempre sognato, di diventare il numero uno». E adesso che lo è? La ricetta di Sinner è chiarissima :«È proprio ora che uno deve continuare a lavorare e migliorare perché ci sono tutti i giocatori che ti vogliono inseguire. Giocherò altri 15 anni, speriamo che il fisico tenga. Si pensa che 15 anni siano lunghi, ma non è così perché per esempio sono arrivato qui nello stesso hotel e nella stessa camera e ho detto tra me e me: "Quest’anno è passato veramente veloce". Stiamo cercando di fare tutte le scelte per continuare a giocare il più a lungo possibile ma non possiamo nemmeno buttare via il tempo perché è un bel bilanciamento di miglioramento, lavorare, voglia di vincere, avere intorno le persone che vuoi e ti possono aiutare».

Sinner, il doping e l'assenza alle Olimpiadi

Tra gli altri temi affrontati da Sinner anche l'assenza alle Olimpiadi: «Gli Slam e sono e saranno sempre i tornei più prestigiosi per me. Ho avuto un momento difficile: non giocare le Olimpiadi che per me erano un obiettivo fondamentale. Ora c'è la Coppa Davis». Nella produzione originale Sky "Jannik oltre il tennis, Sinner si racconta", il campione azzurro ammette: «Sarà difficile fare meglio di quest'anno, ma vediamo cosa riusciamo a fare». Di sicuro, Sinner una speranza forte ce l'ha: dedicarsi solo al tennis, con l'augurio che la vicenda doping si chiuda, definitivamente, quanto prima.


© RIPRODUZIONE RISERVATA