MILANO - Chiambretti intervista Sinner e Berrettini insieme: sul palco va in scena il grande show per i SuperTennis Awards 2024. Finale con il botto. "Vai a Sanremo?", chiede Chiambretti. "No, non ci vado, perché ho di meglio da fare", risponde Jannik. E così, come l'anno scorso, quando Amadeus tentò di convincerlo in tutti i modi senza successo, Sinner ha già annunciato che non parteciperà al Festival di Sanremo.
L'intervista di Chiambretti a Sinner e Berrettini
Chiambretti. “Sinner, quanto è alto?”
Sinner: “1.93”,
Chiambretti: “Ecco perché è altoatesino. Lei, dovesse rinascere, le piacerebbe essere Berrettini?"
Sinner: "Sì!".
Chiambretti: "Ok, ma mi dia un motivo…Vabbè ci siamo capiti”
Berrettini: “Anche a me piacerebbe essere Sinner, per sapere cosa si prova a non sbagliare mai e tirare sempre dentro”.
Sinner: “Paura di perdere? No rispetto per gli avversari sì, ma paura no. Alla fine se perdi non è che succede nulla… Lei non ha paura di niente tranne che dei serpenti, quanti serpenti ci sono nel tennis mondiale? Questa non l’ho capita…”
Chiambretti: "Cosa ti hanno detto Federer e McEnroe quando sei diventato numero uno?"
Sinner: "Federer e McEnroe mi hanno fatto i complimenti, diventare numero uno non è come vincere un torneo, è un risultato di 52 settimane, unico, però più che altro è l’emozione di vedere campioni così che ti fanno un video per complimentarsi”
Berrettini:" Sinner può migliorare? Sì, si può sempre migliorare, chiediamolo a Vagnozzi che è lì, io non so in cosa potrebbe migliorare".
Sinner: “Quando abbiamo vinto l’anno scorso la Coppa Davis, il legame con la squadra è stato molto importante. Mi è dispiaciuto molto che lui (Berrettini, ndr) l’anno scorso era fuori dal campo, però ci ha dato una grande energia, non vedere il suo nome nel libro della Coppa Davis 2023 non mi ha fatto sentire bene”.
Berrettini: "Le lacrime in finale di Coppa Davis? Quello è stato un momento molto felice, un percorso iniziato insieme come squadra, anche da ragazzi che a Bologna ci hanno aiutato, in quelle lacrime a Malaga c’erano un po’ le lacrime di tutti”.
Sinner: “Come si allena la mente? Sbagliando. Devi avere intorno persone molto oneste. Qualche volta sbagliamo, e quando c’è confronto poi qualche volta si litiga inizi a pensare in un altro modo e questo ti porta a essere un giocatore migliore, ma prima devi sbagliare per capire”.
Berrettini: "Il futuro del tennis italiano? Speriamo di portare a casa qualche risultato perché quest'anno pochi", dice ironico.
Sinner: "Ripetersi è molto difficile ma ci proviamo. Abbiamo tanti giocatori che possono fare bene, speriamo di continuare così e fare meglio, sarà molto difficile ma ci proviamo".