Sinner a Montecarlo, dagli Usa: "Squalificarlo per due anni cambierebbe il tennis"

Il numero uno è tornato alla base dopo la preparazione di Dubai e il Natale con la famiglia a Sesto. Intanto il New York Times commenta la possibile sanzione per il caso Clostebol
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Pausa natalizia finita per Jannik Sinner. Dopo la breve tappa a Sesto, dove si è ricongiunto alla famiglia per le festività, il numero uno è tornato a Montecarlo, dove ha ricominciato a preparare la trasferta in Australia. Sui social sono comparsi alcuni filmati durante un allenamento e uno scatto con un bambino. Qualche giorno nel principato per l'altoatesino, prima di volare dall'altra parte del globo e affrontare le prime sfide di esibizione nella settimana che precede gli Australian Open.

Squalifica Sinner? Il commento dall'America

Intanto dagli Stati Uniti si riflette sull'eventualità di una lunga squalifica per Sinner, che attende di conoscere la data dell'udienza sul ricorso presentato dalla Wada al Tas di Losanna sul caso Clostebol. Su The Athletic, magazine del New York Times, Matthew Futterman and Charlie Eccleshare scrivono di come perdere Sinner per qualsiasi lasso di tempo sarebbe "un duro colpo per il circuito Atp". Una squalifica di due anni, invece, potrebbe avere conseguenze "per un decennio, non solo per Sinner ma per tutto il circuito Atp". Nell'editoriale si spiega come due anni nel tennis siano "un'eternità. Immaginare il tennis senza Sinner per due anni è come pensare che non sia successo nulla nell'era moderna".


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