Roddick è scettico, la frase sul ritorno di Sinner: "Se parliamo di Roma..."

L'ex numero uno al mondo è convinto che Jannik non sarà al top dopo lo stop forzato di tre mesi: "Non sono minimamente preoccupato per lui nel lungo termine"
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Manca ormai meno di una settimana al ritorno di Jannik Sinner nel circuito. L’attesa sale ed è tanta la curiosità di vedere come tornerà in campo a Roma dopo lo stop forzato di tre mesi. Andy Roddick è scettico sul ritorno subito al top del numero uno al mondo. “Non sono minimamente preoccupato per lui nel lungo termine - dice a Tennis Channel - ma se parliamo solo del piccolo campione di partite a Roma questo apre a tanti scenari. Non sono preoccupato per come colpisce la palla e neanche per i suoi movimenti. In realtà penso che l’anno scorso sia sembrato in ottima forma sulla terra battuta. A volte dimentichiamo che è stato a un set dal battere Carlos Alcaraz in semifinale al Roland Garros, quindi penso che nel lungo termine andrà tutto bene“.

Roddick: "Il problema è la terra rossa"

Il problema secondo Roddick è anche la superficie a lui non congeniale: “Non credo che la terra sarà mai la sua superficie migliore. È sul cemento che sarà dominante, ma nel 2024 è stato vicino a vincere il Roland Garros e penso che ne sia assolutamente capace, si tratta solo di gestire qualche scambio in più. La sua battuta non avrà la stessa efficacia, ad esempio ha migliorato tantissimo il servizio esterno da destra. Sulla terra dovrà trovare modi diversi per costruire il punto“.

"Sinner sarà un po' nervoso a Roma"

In più, secondo l’ex numero uno, il fattore casalingo può essere un’arma a doppio taglio: “Sarà un po' nervoso a Roma davanti al pubblico di casa: ricordiamoci che l’anno scorso non ha nemmeno potuto giocare agli Internazionali d’Italia. Da quando è diventato effettivamente una leggenda, da vincitore Slam e numero 1 del mondo, non ha ancora giocato a Roma, quindi è ovvio che ci sarà un po’ di tensione“.


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