Fuselli: Io da attaccante a terzino, è la vita che cambia i ruoli
«Ero abituata a scappare e non a inseguire. Sono a pezzi fisicamente, ma non è finita. Ho ricominciato. Sono laureata in tossicologia, ma il calcio era la mia strada. Da bambina volevo fare la contadina e quello forse farò». Costretta dal morbo di Basedow ad arretrare, prima a centrocampo poi in difesa, Silvia promette di tornare quella che era. E domani, ultima giornata di serie A, col Verona intanto punta il suo quinto scudetto
