ROMA - Un ultimo mercato, poi quasi sicuramente sarà addio. Filtra ormai sempre con più insistenza che Tiago Pinto sia prossimo a salutare la Roma a pochi mesi dalla scadenza di un contratto che i Friedkin hanno deciso di non rinnovare per trovare un altro direttore sportivo con cui cominciare un nuovo ciclo. Finirà quindi, salvo colpi di scena, agli inizi di febbraio l’avventura del general manager portoghese nel club di Trigoria, tre anni dopo il suo arrivo nella capitale: esattamente il 4 gennaio 2021 Pinto sbarcava a Fiumicino pronto a cominciare il suo incarico da gm ma anche direttore sportivo. Un ruolo inedito visto il suo trascorso al Benfica da direttore generale a supporto a Rui Costa, il vero diesse del club. Un capitolo in giallorosso cominciato con grande entusiasmo e proseguito con un lavoro intenso ma che non sempre ha portato ai risultati sperati, anche a causa di un settlement agreement stipulato con l’Uefa che ha ostacolato operazioni e, di conseguenza, maggiori investimenti sui cartellini dei giocatori.
Pinto ai saluti, la Roma a caccia del successore
La Roma si dice sia già da tempo alla ricerca del suo successore. La Ceo Lina Souloukou si sta occupando in prima persona di visionare e analizzare i possibili candidati per cercare il miglior profilo, individuato inizialmente in François Modesto con cui ha lavorato ai tempi dell’Olimpyacos. Al momento però non ci sono possibilità che possa lasciare il Monza. Souloukou ancora a caccia di un sostituto (Massara è nella lista dei visionati), ma con l’ormai decisione di dire addio a Tiago Pinto (che ha mollato definitivamente la presa su Marcos Leonardo, ormai verso il Benfica) ora alle prese con il suo ultimo mercato in giallorosso.
Roma, niente Huijsen: è destinato al Frosinone
Il tempo è già scaduto da tempo, la Roma necessita di un difensore centrale per l’emergenza già prevista da mesi: «In portoghese si dice che fare le cose molto veloci e bene è quasi impossibile - ha detto Pinto prima della gara -. Lavoro tutti i giorni per cercare di fare il meglio per la Roma». Così dopo aver abbandonato bruscamente la pista che porta a Bonucci, Pinto ha sondato qualche giorno fa la situazione dello juventino Dean Huijsen, promettente difensore centrale di 18 anni che avrebbe potuto risolvere il doppio problema della lista Serie A (completa) e Uefa (1,5 milioni di tetto massimo per acquisti). Huijsen tuttavia non sbarcherà nella capitale. Prima di tutto perché è un promesso sposo del Frosinone che ha chiuso sul suo arrivo in prestito già da diverse settimane e si sente di avere in pugno il ragazzo. Inoltre la Juventus al momento non è assolutamente intenzionata a dare il giocatore alla Roma: o va al Frosinone o resta a Torino, filtra dagli ambienti bianconeri. Del resto il difensore giocherebbe titolare in questo periodo ma poi con il ritorno di N’Dicka, Kumbulla e - chissà - di Smalling potrebbe restare in panchina per gran parte della stagione.
I centrali sul taccuino della Roma
E Huijsen? Gli agenti non si sono sbilanciati, ma visti gli ottimi rapporti con il Frosinone (ci sono altri due tesserati assistiti dalla stessa agenzia) e quelli altrettanto positivi tra la Juve e il club di Stirpe (Barrenechea, Soulé e Kaio Jorge) appare difficile che la situazione possa sbloccarsi a favore della Roma. Che quindi, salvo colpi di scena, continuerà la ricerca di un centrale. Probabilmente con lo stesso profilo (anagrafico ed economico) di Huijsen (ma nella lista c’è anche Godfrey dell’Everton) se non dovessero arrivare in fretta alcune cessioni. Spinazzola e Renato Sanches in primis, Belotti invece è stato cercato da due club di Serie B (uno è il Como) ma per ora ha detto no. La caccia al centrale continua.