Guardiola sfida l'Inter: la frase sullo 0-0 delle italiane

Il tecnico del Manchester City presenta in conferenza stampa la finalissima di Champions League contro i nerazzurri di Inzaghi: "Contano solo i 95 minuti della partita". Le parole di Ruben Dias e De Bruyne
Guardiola sfida l'Inter: la frase sullo 0-0 delle italiane© EPA
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ISTANBUL (TURCHIA) - "Sento le farfalle nello stomaco, poi si muovono più velocemente un'ora prima della partita. Dobbiamo fare quello che sappiamo fare e cercare di battere l'Inter". Così ai microfoni di Sky Sport l'allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, apparentemente tranquillo alla vigilia della finalissima di Champions League contro i nerazzurri di Inzaghi: "La tranquillità che ho deriva dal fatto che sono concentrato sul battere i miei avversari sul campo. Stato di forma della squadra? E' una questione di fisico ora, le due squadre sono stanche dopo la lunga stagione. Ora stiamo insieme alla squadra Serve parlare poco e fare tanto domani". 

Guardiola e la frecciata al calcio italiano

L'allenatore spagnolo ha bene in mente come approcciare alla partita: "Seguire un piano gara ti dà stabilità e sapere cosa devi fare è importante, ma ci sono dei momenti in cui le partite ‘impazziscono’ e devi mettere tutti attaccanti o tutti difensori: quando saltano gli schemi c’è solo la voglia di vincere. Poi la frecciata al calcio italiano: "All’inizio però ci deve essere un piano gara, un approccio, bisogna essere pazienti e rispettare quello che si è preparato anche se si è 0-0 contro una squadra italiana. E sullo 0-0 gli italiani pensano di essere in vantaggio... Per noi è il contrario...”.

Guardiola: "Il palmares non conta"

Sulla storia e il palmares, Guardiola sottolinea che "non conta niente, la cosa più importante è come ci comporteremo nei 95' della partita". L'unica preoccupazione che il tecnico del Manchester City ha attualmente è quella di "conoscere l'Inter il meglio possibile e immaginare quello che faranno per contenerli. Attenzione agli inserimenti di Barella. Fanno tante cose interessanti, dobbiamo stare attenti e pensare solo a noi".

Guardiola carica Haaland: "Ha una grandissima opportunità"

Inevitabile la domanda su Haaland. Guardiola non ha dubbi: "Erling ha una grandissima opportunità ma penso che ci sarà tante volte. Gli ho detto che avrà poco spazio, con tre centrali e Brozovic con Calhanoglu. Lui sa che ci vorrà pazienza, gli faremo arrivare le palle per poter segnare".

Guardiola sulla Champions: "Ossessione è una parola positiva"

Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico del Manchester City sottolinea come il trionfo in Europa sia un sogno e un'ossessione allo stesso tempo: "È un sogno. È sempre un sogno vincere dei trofei. Anche la parola ossessione è una parola positiva, ma è ovviamente un sogno per noi. Noi favoriti? Non posso controllare cosa dicono o pensano le persone. Tutto dipenderà da noi e dall'Inter. La squadra più forte sarà la vincitrice: se alzerà la coppa, l'Inter sarà più grande del City. Conta solo la partita".

Guardiola: "Attenzione all'Inter". Su Lautaro...

Dei nerazzurri di Inzaghi, Guardiola teme soprattutto la capacità di saper fare più cose durante il match: "L'Inter è una squadra abituata non solo a difendere. C'è la convinzione che le squadre italiane sappiano solo difendere, ma l'Inter sa fare tante altre cose. Acerbi, Darmian, Bastoni e Onana sono molto efficaci nel far ripartire la squadra. E tutti gli attaccanti, da Lautaro a Correa, sanno essere pericolosi. L'Inter ha la capacità di tenere la palla e di finalizzare, sa attaccare dal centro e dalle fasce. Cercheremo di difendere il meglio possibile, sia alti che bassi". L'ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco elogia anche Lautaro Martinez: "E' un giocatore speciale: sa portare palla, sa essere pericoloso in area. Stiamo parlando dell'attaccante di una squadra che giocherà una finale di Champions". Menzioni speciali anche per altri due giocatori di Inzaghi: "Onana è fondamentale. Bastoni è eccezionale in quello che fa, aiuta ad avere una connessione migliore con gli attaccanti".

Ruben Dias: "Noi favoriti? E' l'errore più grande da non commettere..."

Vigilia della finale di Champions League. Il Manchester City presenta l'ultimo atto del torneo contro l'Inter: in conferenza stampa parlano Kevin De Bruyne e Ruben Dias: "L'errore più grande che possiamo commettere è dimenticare che domani si gioca una finale", sottolinea il difensore portoghese. "La gente può dire quello che vuole, ma è una finale e quando ci sei puoi essere favorito solo quando giochi meglio dell'avversari". Il classe 1997 di Amadora afferma che "la cosa più importante" quando si arriva in fondo alle competizioni "è il carattere della squadra. Penso che, da un certo punto della stagione, abbiamo dimostrato tante cose e domani non sarà diverso. Tutti noi vogliamo vincere". Sull'Inter e la coppia offensiva composta da Lukaku e Lautaro Martinez, Ruben Dias ammette: "Conosciamo i punti di forza dell'Inter: non si tratta di 2-3 giocatori, ma di tutta la squadra. E quando non diamo tanta importanza a tutti sbagliamo".

De Bruyne: "La Champions è un sogno"

E' Kevin De Bruyne, uno dei due giocatori scelti dal Manchester City per affiancare Pep Guardiola in conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League contro l'Inter: "Se vinci la Champions ottieni una delle cose più prestigiose che puoi vincere, sia come squadra che come giocatore. Domani abbiamo la possibilità di provarci, è un sogno. Abbiamo studiato bene l'Inter - sottolinea il centrocampista belga -. "Sappiamo di cosa sono capaci sia come squadra che a livello di singoli. Non ci aspettiamo una partita troppo aperta come spazi, è una finale. Dovremo cercare di giocare come sappiamo, con fiducia. Così, alla fine potremmo trovare occasioni e segnare gol". Lo stesso De Bruyne ringrazia Simone Inzaghi che ha fatto i complimenti al Manchester City, definita come "la squadra migliore d'Europa": "Lo ringrazio, penso che lavoriamo durissimo per giocare al massimo. Abbiamo vinto tante partite e tanti trofei in Inghilterra, penso che tutti sappiano di cosa siamo capaci di fare: ci proveremo anche domani".


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