Indian Wells, Medvedev 'avverte' Sinner
Alla sconfitta del russo ha fatto da contraltare il successo dell'azzurro. Una vittoria che oltre a proiettarlo in terza posizione nel ranking, ha dato il via a una striscia di successi consecutivi giunti ora a quota 15 nel solo 2024. Una condizione che Medvedev ha già vissuto in carriera e di cui conosce pregi e insidie: "Di strisce consecutive di vittorie così lunghe ne ho avute un paio in carriera, una di 21 e l'altra di 20 mi pare. Un qualcosa che non avrei mai pensato di riuscire a fare. Ed è una gran bella sensazione: dai tiebreak, ai servizi che centrano gli angoli, le risposte che atterrano dove vuoi. Ti senti in gran forma ed è una sensazione bellissima ed è quel che senza dubbio sta provando lui ora", ha riflettuto Medvedev prima di chiudere la conversazione con i giornalisti presenti. "Ma arriva un momento - ha poi avvertito - in cui si interrompe. Novak detiene il record, ne ha vinte 46 o qualcosa di simile. Eppure qualcuno è riuscito a fermarlo, e non so più neanche chi fosse. Quando sei negli spogliatoi, affrontare Jannik per me come per qualsiasi altro collega non fa molta differenza: si scende in campo e si prova a vincere. Più vittorie ottieni, più titoli collezioni, che si tratti di Grand Slam o altro, e maggiore è la fiducia che ricavi, la convinzione di potercela fare. Non c'è altro da aggiungere. La fiducia ora lo aiuta ma arriverà qualcuno che lo fermerà. Magari non qui, magari più in là. Ma se dovessi affrontarlo - ha concluso il russo - farò del mio meglio per provare a vincere".