Santangelo è l'opposto di Ortona

Lo schiacciatore molisano lo scorso anno ha trascinato Bergamo al successo in Coppa Italia e Supercoppa di A2
Santangelo è l'opposto di Ortona
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ORTONA (CHIETI)-Classe ’94, con i suoi 2 metri d’altezza Andrea Santangelo, molisano, è il nuovo opposto della Moaconcept Impavida Pallavolo Ortona.

LA CARRIERA

Originario di Isernia, il suo amore per la pallavolo lo porta da giovanissimo ad allontanarsi da casa quando, a soli quindici anni, per inseguire i suoi sogni e le sue passioni va a Treviso dove resta per due anni nella locale formazione dell’Under 18. Si trasferisce poi in casa di un’altra delle grandi del volley Italiano: a diciassette anni è a Macerata dove prosegue il suo cammino di formazione nelle giovanili della Lube giocando un campionato di Serie B1 di alta classifica. Con i marchigiani Andrea Santangelo vincerà anche uno Scudetto Under 18 e uno Under 19. Si tratta di un anno di maturazione che lo porta a rimanere in pianta stabile in squadre di Serie A2. Brolo, Cantù, Aversa e nel 2019/2020 vive anche l’esperienza di un campionato straniero. Per quella stagione, Andrea aveva inizialmente trovato un accordo con la Conad Reggio Emilia, ma a settembre, l’arrivo dell’offerta della Samsung Bluefangs Seoul, prestigioso club nella V-League, massima serie coreana, ha ribaltato le carte in tavola. L’anno successivo il rientro in Italia per militare tra le fila della Agnelli Tipiesse Bergamo, conquistando sia la Coppa Italia che la neonata Super Coppa di Serie A2.

 LE PAROLE DI ANDREA SANTANGELO-

«Ogni anno che passa la Serie A2 aumenta di livello. Dobbiamo impegnarci gara dopo gara e soltanto alla fine si tireranno le somme. Era da tempo che desideravo giocare ad Ortona, ma non siamo mai riusciti a trovarci e quest’anno finalmente ce l’abbiamo fatta. Sento parlare sempre molto bene di questa società quindi so già che mi troverò a mio agio. In più Ortona è molto vicina ad Isernia, mia città natale. Spero di riuscire a dare il mio contributo alla Moaconcept Ortona per farla crescere il più possibile anche perché amo giocare per vincere.  È una squadra costruita da zero ma questo non deve spaventarci. Anzi dovrà essere uno sprono a focalizzarci e concentrarci nei momenti caldi della stagione perché arriveranno gare che richiedono maggiore attenzione e che contano più di altre».


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