Ad Ortona arriva il gigante Elia

Esperienza e grande fisico per il centrale trentaseienne nato a Tarquinia che nell'ultima stagione ha fatto faville nelle file dell'Efficienza Energia di Galatina
Ad Ortona arriva il gigante Elia
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ORTONA (CHIETI)-Ha proprio tutto, il nuovo centrale della Moaconcept Impavida Ortona: fisico, tecnica ed esperienza. Ecco a voi Alberto Elia.

LA CARRIERA- 

Nato a Tarquinia nel 1985, con i suoi 205 centimetri di altezza si forma nel prestigioso settore giovanile della Sisley Treviso con la quale a vent’anni fa il suo esordio in serie A1. Sarà il principio di una carriera lunga e piena di soddisfazioni, vittorie e riconoscimenti. Da subito nel giro delle selezioni nazionali, conquista, con gli azzurrini, nel 2003 una medaglia di bronzo agli europei pre-juniores. Dopo la sua esperienza a Treviso, Elia giocherà otto stagioni in serie A2 (Crema, Catania, Roma, Santa Croce, Castellana Grotte, Monza), ben sette in Serie A1 (Treviso, Taranto, Castellana Grotte, Monza, Perugia, Cisterna) e anche una, lo scorso campionato in Serie A3 con la Efficienza Energia di Galatina. Durante questo percorso arrivano anche due Coppe Italia, una con Santa Croce e l’altra con Castellana Grotte. In più, Alberto vince due campionati di Serie A2 con Castellana Grotte (2011/2012) e Vero Volley Monza (2014/2015) che staccano il biglietto per salire in Superlega. Il centrale laziale arriva ad Ortona portando in dote un totale di 2318 punti messi a segno, 538 dei quali a muro.

LE PAROLE DI ALBERTO ELIA- 

«Quella appena trascorsa è stata per me una stagione magica. Per questo desidero ringraziare la società di Galatina, il suo staff e tutti i suoi tifosi. È anche merito loro se la mia passione per questo sport si è riaccesa al punto tale di accettare la proposta della Moaconcept Ortona. L’Impavida si è buttata sul mercato in ritardo ed io ero ancora libero a quel tempo. Ad essere sincero non immaginavo che avrei potuto cambiare casacca se non per una società seria e professionale quale è la Moaconcept di Ortona. Credo che l’Impavida sia la società di cui io ho bisogno in questo momento e che io sia il giocatore di cui l’Impavida ha bisogno. Ho esperienza da trasmettere ai miei compagni di squadra più giovani e la fame di vittorie che è ancora forte. Sono pronto a buttare sangue e sudore ad ogni gara e ad ogni allenamento. Sarà un campionato particolarmente difficile ma la Moaconcept è stata costruita con oculatezza. Anche se in partenza non siamo considerati come i più bravi, sono convinto che a fine campionato ci saremo tolti parecchie soddisfazioni».


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