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Leggi il commento sulla vittoria della Nazionale di Soncin agli Europei Femminili 2025

<p><strong>L&#39;Italia ha un centravanti vero</strong>, un bomber autentico, col veleno in testa e nei piedi. Si chiama <strong>Cristiana Girelli</strong>, ieri a Ginevra<strong> ha segnato la doppietta che</strong> ha eliminato la Norvegia e <strong>spinto l&rsquo;Italia alle semifinali dell&rsquo;Europeo</strong>. E abbiamo anche una grande <strong>assist-woman, Sofia Cantore</strong>, che ha piazzato i due palloni della doppietta. Ricordate Norvegia-Italia 3-0 dei maschi? Ecco, ribaltate tut

La neolaureata Linari e il leader Giuliani guidano un gruppo compatto

<p>Appuntamento con la storia, o almeno con un pezzo di storia. L&#39;Italia femminile, infatti, stasera punta a una semifinale europea che manca da 30 anni dopo aver superato il girone ostico con Spagna, Belgio e Portogallo. Le ragazze di Soncin se la vedranno con la Norvegia a Ginevra.&nbsp; L&rsquo;ultima volta che l&rsquo;Italia femminile era arrivata ai quarti di finale di un Europeo femminile, nel 2013, la maggior parte delle calciatrici di oggi erano bambine. Ecco quindi che quella contro la Norvegia, la 16esima squadra del Ranking FIFA, diventa un evento da non perdere. L&#39;Italia ci arriva convinta di potersela giocare. Non lo dice solo il ranking (le Azzurre sono 13esime) ma anche qualche precedente abbastanza recente, come il doppio pareggio dell&rsquo;ultima Nations League.</p>

<h2>Norvegia, lo scoglio scandinavo con tante stelle</h2>

<p>Tutto facile? Nemmeno per sogno. La Norvegia &egrave; una squadra forte che in rosa pu&ograve; contare su Tuva Hansen del Bayern Monaco, Frida Maanum dell&rsquo;Arsenal, Lisa Naaslund del Manchester United, Guro Reiten del Chelsea. E soprattutto su Ada Hederberg, la capitana a uno degli ultimi balli nelle grandi competizioni, e Caroline Hansen del Barcellona, la star della Nazionale scandinava. Ma da un anno le vichinghe faticano e questa &egrave; l&#39;occasione giusta per fare male. L&rsquo;Italia sta bene, anche a livello mentale: &laquo;Stiamo creando un&rsquo;energia positiva tutti i giorni che ci spinge sempre a trovare degli stimoli nuovi&raquo;, ha confessato la centrocampista Manuela Giugliano in conferenza stampa.</p>

<h2>La laureata Linari e il modello Giuliani: una nazionale di forte personalit&agrave;</h2>

<p>Quello azzurro &egrave; un gruppo unito e ricco di personalit&agrave; interessanti. Emblematica la storia di Elena Linari, 31 anni, quarta calciatrice italiana per numero di presenze in azzurro (118, davanti a lei c&#39;&egrave; Cristiana Girelli: pi&ugrave; in alto ancora Carolina Morace e la primatista Patrizia Panico) e pilastro difensivo della Roma - la sua carriera ad alto livello &egrave; partita da Brescia, dove in tre anni ha vinto due scudetti - e delle azzurre,&nbsp; intanto ha coronato il proprio sogno personale: la laurea in Scienze Motorie all&#39;universit&agrave; telematica San Raffaele. La data della tesi era fissata da tempo per il 14 luglio, se l&#39;Italia fosse stata eliminata nel girone concluso venerd&igrave; sarebbe riuscita a recarsi a Roma: invece, con grande gioia, ha discusso il suo elaborato (&quot;Calcio, capacit&agrave; cognitive e il duello 1vs1&#39;&quot;, il titolo del suo lavoro) in mattinata dalla camera dell&rsquo;hotel di Wiggis. Non aveva detto nulla a nessuno, le compagne non sapevano e sono state avvisate solo a discussione terminata. Tra loro anche Laura Giuliani, la novella sposa che insegna alle bambine di rivendicare la proprio forza ispirandosi al Piccolo Principe. Insomma un gruppo unito, che ora vuole diventare anche vincente. Appuntamento alle ore 21 (diretta Rai1).&nbsp;</p>


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