MILAN
Pioli (all.) 6
Va riconosciuto che stavolta il Milan, il derby, l’ha giocato e l’ha pure approcciato bene. Lo sforzo, però, ha prodotto poco. E, con il passare dei minuti, le forze sono venute meno. Forse la sconfitta è immeritata, ma 4 sconfitte consecutive con l’Inter sono tante...
Maignan 6
Prodigiosa la reazione di istinto sulla deviazione di Dzeko nel primo tempo. Sfortunato già che colpevole sul gol di Lautaro, che incassa sul suo palo. Nel finale evita una sconfitta peggiore.
Calabria 6
Prova ad accantonare l’avvio da incubo dell’andata, aggredendo e ringhiando su Dimarco. Spinge fino a che il Milan riesce a tenere il forcing, poi si rimette nei ranghi.
Thiaw 6
Lautaro è un pessimo cliente perché dà per perso nemmeno un pallone. Gli va meglio con Dzeko, che ha l’obbligo di marcare a uomo in occasione di ogni calcio piazzati. Nella ripresa cede ai crampi e deve uscire.
Kalulu (19’ st) 5
Sbaglia la copertura su Lautaro, che gli sfila alle spalle, ritrovandosi solo davanti a Maignan. Certe disattenzioni, un anno fa, non le commetteva.
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Tomori 6
Non è impeccabile nei corpo a corpo, soprattutto quando gli capita Lautaro. Resta basso nell’azione del gol nerazzurro e così l’argentino resta in gioco.
Theo Hernandez 5,5
Spaventa San Siro nerazzurro con un sinistro ciclonico, che sorvola di poco la traversa. Più che spingere, accompagna Leao e asseconda gli sganciamenti di Tonali. In fase di non possesso soffre l’esuberanza di Dumfries.
Krunic 5,5
Il Milan non può permettersi di scoprire la mediana. Così è lui l’elemento che deve dare equilibrio, restando basso e permettendo a Tonali di avanzare. Inevitabile, quando l’Inter recupera palla, finire in inferiorità.
Tonali 6,5
È la mossa con cui Pioli vuole scombinare le carte del match: appena il Diavolo comincia a costruire, lui avanza fino ad affiancare Giroud, obbligando l’Inter a difendere a 5 e, soprattutto, complicando i raddoppi su Leao. Funziona per mezz’ora, poi l’Inter trova le contromisure. Lui, però, ci prova fino alla fine.
Messias 5,5
Scelto per aver più qualità e uno contro uno al momento di attaccare. Dà la sensazione, però, di non essere al meglio fisicamente, quindi con il passare dei minuti si spegne.
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Saelemaekers (31’ st) sv
Entra quando Istanbul è già un miraggio.
Brahim Diaz 5,5
Quando Tonali sale, lui si abbassa per ricevere palla e puntare la porta. L’Inter deve ricalibrarsi per leggerne i movimenti, provoca qualche brivido, tanto che ha sui piedi la prima palla-gol del match, disinnescata però da Onana.
Origi (31’ st) sv
Vale lo stesso discorso di Saelemaekers: dentro quanto il sogno è sfumato.
Leao 5,5
Con il dubbio di un fallo mano, la prima volta che trova spazio davanti, affonda in area di rigore e sfiora il palo lungo di Onana. Ma è l’unico lampo dentro 90’ in cui dà l’impressione di essere condizionato dalle scorie del guaio fisico che lo aveva tolto dall’andata. Ad un certo punto si lamenta del poco coinvolgimento dei compagni. Ma è lui per primo a non farsi trovare.
Giroud 4,5
Contro Acerbi è finita la pacchia. I 4 gol divisi in due derby, gli unici vinti dal Milan in queste due stagioni, sono un pallido ricordo. Forse paga anche l’età. Dura dover tirare sempre la carretta a 36 anni.