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La vittoria nel derby, i primi due mesi della terza volta, Dybala e Hummels, Pellegrini e Paredes, Totti, il mercato di gennaio, le ambizioni dei Friedkin e il futuro: stavolta c’è tutto

Claudio, ti consideravano esperto gi&agrave; una ventina d&rsquo;anni fa.

&laquo;Io sono Benjamin Button...&raquo;.

&nbsp;

Ranieri sottolinea quasi tutte le risposte con una risatina, la sua inimitabile risatina complice: &egrave; l&rsquo;allenatore del sorriso, della positivit&agrave; e della calma, il rasserenatore che nel 2007 fece dire a Enzo Bearzot, intervistato da Gianni Mura, &laquo;mi piace Ranieri, &egrave; una persona esperta e pacata, seria

L'argentino ha rifiutato il Galatasaray: c’è la possibilità di spalmare l’ingaggio ed eliminare la clausola

La totale centralit&agrave; di un giocatore in una squadra a volte pu&ograve; determinare una situazione di difficolt&agrave; quando questa deve fare a meno di lui. Altre volte invece, ed &egrave; il caso del <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/roma/2025/01/06-137298432/dybala_fa_impazzire_i_tifosi_della_roma_messaggio_sui_social_e_valanga_di_commenti">Dybala-centrismo</a>, &egrave; essenziale per risollevare le sorti di un club, naturalmente la Roma, che ha vissuto fino a poche settimana fa il momento peggiore della sua storia recente. La Roma di nuovo Dybala-centrica &egrave; stata per Ranieri una delle soluzioni per tornare alla normalit&agrave;, per rendere il gruppo pi&ugrave; performante e mentalmente stabile. La dimostrazione, l&rsquo;ennesima, dell&rsquo;importanza dell&rsquo;argentino &egrave; arrivata soltanto due giorni fa, in un derby che lo ha visto assoluto protagonista: I decibel dell&rsquo;Olimpico sono schizzati al momento della sua uscita dal campo, dopo 74 minuti di qualit&agrave; e quantit&agrave;, per una standing ovation che conferma la sua assoluta importanza nella Roma e nell&rsquo;ambiente giallorosso.
Un assist, per la rete di Saelemaekers, ancor prima invece l&rsquo;inizio dell&rsquo;azione per quella di Pellegrini in cui tra l&rsquo;altro &egrave; stato abile a compiere quel taglio in area che ha aperto la visuale e lo spazio per il tiro del capitano giallorosso. Due occasioni create, dieci duelli e cinque possessi guadagnati. E quei tre cartellini gialli che ha provocato scatenando il panico sulla trequarti di campo: Gila e Zaccagni erano diffidati e salteranno la prossima gara della Lazio, poi l&rsquo;ammonizione di Castellanos costretto a indietreggiare nella propria met&agrave; campo per far fronte alle iniziative giallorosse. Insomma, quello di domenica sera era un Dybala formato playstation, Fifa o Pes &egrave; indifferente: imprendibile, incontenibile, incontentabile. E adesso la Roma se lo gode.
<h2>Dybala, rendimento esaltante</h2>
L&rsquo;argentino &egrave; tornato a divertirsi, a sentirsi al centro del progetto, ma soprattutto a stare bene: otto gare consecutive da titolare tra campionato ed Europa League, Ranieri lo ha lasciato a riposo soltanto una volta, nella partita di Coppa Italia contro la Sampdoria. Un rendimento esaltante, dovuto a una condizione atletica e mentale in questo momento brillante. Il tecnico di San Saba &egrave; riuscito a rigenerarlo e a portarlo di nuovo al top della condizione, e adesso spera di poter chiaramente continuare cos&igrave; fino alla fine della stagione.
<h2>Dybala resta alla Roma: la clausola</h2>
S&igrave;, fino alla fine, perch&eacute; Dybala non partir&agrave;, non lascer&agrave; la Roma ma vuole restare e continuare a lottare per questi tifosi che lo hanno esaltato e sostenuto dal suo primo giorno nella Capitale. La Joya ha rifiutato le lusinghe e la ricca offerta (10 milioni netti a stagione) del Galatasaray scegliendo invece di far scattare il rinnovo automatico con la Roma e proseguire con i giallorossi, quelli capitolini. Mancano poche presenze affinch&eacute; scatti il prolungamento di una stagione con ingaggio a otto milioni netti: una cifra alta per un club fuori dalla Champions, motivo per cui l&rsquo;entourage di Paulo - e chiaramente il giocatore - &egrave; disposto ad ascoltare una eventuale proposta della Roma di spalmare lo stipendio su pi&ugrave; anni. Oltre chiaramente a eliminare la clausola rescissoria da 12 milioni che sar&agrave; attiva fino al 15 gennaio e che si riattiver&agrave; anche nel mercato estivo. Non &egrave; escluso che nei prossimi giorni l&rsquo;agente di Dybala, Carlos Novel, possa sbarcare nella Capitale per parlare con Ghisolfi del futuro del suo assistito.
Diesse che intanto continua a monitorare la situazione Frattesi (&laquo;&Egrave; un figlio di Roma&raquo;, ha detto prima del derby), e lavora sulle cessioni di Le F&eacute;e (si &egrave; interrotta la trattativa con il Betis, club francesi alla finestra), Zalewski (Marsiglia) e Shomurodov (Venezia, Cagliari ed Empoli). Dybala intanto pensa solo al campo, come ha fatto con il Parma (doppietta), a Milano (splendita rete) e con la Lazio. Adesso l&rsquo;obiettivo &egrave; ripetersi col Bologna per continuare la risalita e sentirsi sempre pi&ugrave; al centro della Roma.
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Dybala resta e rilancia la sua Roma: il piano per il futuro

Il capitano riscrive il proprio futuro: ha deciso di restare alla Roma trascurando le attenzioni degli altri club

ROMA - Quel selfie che ha scattato a fine partita raccoglie tutte le emozioni che ha vissuto in una serata indimenticabile. La fotografia della felicit&agrave; ritrovata, un sorriso che adesso Pellegrini deve continuare a sfoggiare anche nelle prossime partite per dare continuit&agrave; al suo lavoro atletico e mentale per voltare le spalle alle negativit&agrave; e tornare a indossare la fascia da capitano con pi&ugrave; leggerezza. Il gol &egrave; stato straordinario, la partita ad alti livelli (come i suoi compagni), ma i momenti pi&ugrave; belli Lorenzo li ha vissuti dopo il triplice fischio di Pairetto, quando i riflettori del campo si sono spostati tutti su di lui e sulla sua festa con i tifosi. Nessuno aveva mai visto Pellegrini cos&igrave; sorridente, cos&igrave; felice, cos&igrave; euforico. Probabilmente ancora pi&ugrave; esaltato di quando ha alzato la Conference a Tirana. Il peso del derby, del momento delicato della Roma e critico per lui: tutto vaporizzato con un urlo di sfogo poco prima di andare sotto la Sud e cominciare un post partita indimenticabile.
<h2>Pellegrini, la festa post derby</h2>
&Egrave; salito sulle vetrate della curva per fare festa con i romanisti di quel settore che non lo ha mai fischiato. Con loro ha cantato a squarciagola, con loro ha riso e scherzato prima di recuperare una bandiera col vecchio stemma (quello che i Friedkin hanno reintrodotto nello spogliatoio dell&rsquo;Olimpico, su ogni armadietto dei giocatori) e sventolarla con tutta la squadra intorno. Poi il bacio di Mancini al suo amico fraterno, ancor prima quello di Lorenzo alla maglia: un messaggio alla stampa, ai tifosi, alle squadre che erano interessate a lui gi&agrave; in questo mercato invernale. Ma anche alla stessa Roma che continuer&agrave; a fare affidamento sul suo capitano.
<h2>Roma, il capitano non si muove</h2>
Pellegrini ha deciso di restare e di continuare la sua avventura nel club che ama e che rappresenta da capitano. Ha declinato proposte che indirettamente gli erano arrivate nelle ultime settimane preferendo invece rimettersi in gioco con i suoi colori addosso. Almeno fino a giugno, quando poi dovr&agrave; capire il futuro ed eventualmente ridiscutere un contratto che scadr&agrave; tra un anno e mezzo. Il Napoli si era interessato a lui ma nonostante il corteggiamento di Conte aveva gi&agrave; capito che l&rsquo;affare sarebbe stato quasi impossibile. Il pressing non ha funzionato e si &egrave; fermato alle 20.55 di domenica sera, dopo il gol di Pelle che ha fatto esplodere la parte giallorossa dell&rsquo;Olimpico.
<h2>Pellegrini alla ricerca di continuit&agrave;</h2>
Il suo futuro &egrave; ancora la Roma quindi, il suo presente deve essere la continuit&agrave;. Riprendere quindi da dove ha lasciato domenica sera, mostrando la sua crescita e confermando di essere sulla strada giusta per tornare ai suoi livelli e non vanificando quindi questo inizio di 2025 cominciato col botto. Flessore permettendo visto che Lorenzo &egrave; stato costretto a uscire dal campo per un problema fisico. Se si tratta soltanto di affaticamento o qualcosa di pi&ugrave; serio (e quindi sar&agrave; costretto a saltare il Bologna) lo scoprir&agrave; nelle prossime ore, intanto il suo obiettivo &egrave; proiettarsi mentalmente nel migliore dei modi alle prossime partite, supportato da un tecnico che sta cercando di rigenerarlo. Ranieri ha visto Lorenzo carico alla vigilia del derby, la mattina seguente lo ha informato che la sera avrebbe giocato titolare: una mossa a sorpresa e vincente. E adesso Pellegrini va a caccia della svolta definitiva.

Pellegrini, un nuovo inizio dopo il derby: ora cerca continuità

Pellegrini, un nuovo inizio dopo il derby

Dybala resta e rilancia la sua Roma

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Claudio Ranieri esclusivo: "La mia ultima Roma"


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