Udinese, Cioffi: "Siamo sulla strada giusta"

Il tecnico: "La squadra ha ritrovato il coraggio e il carattere, io solo aiutato i ragazzi a tirare fuori ciò che avevano dentro"
Udinese, Cioffi: "Siamo sulla strada giusta"© LAPRESSE
3 min

CAGLIARI - Vittoria netta dell'Udinese in casa del Cagliari. Il 4-0 dei friulani, secono l'analisi del tecnico bianconero Cioffi, è frutto del carattere e del coraggio che la squadra ha ritrovato dopo un periodo complicato: "Di mio ho aggiunto delle idee - assicura l'allenatore bianconero ai microfoni di Dazn - che sono state sommate ad un’ottima base. Ho tirato fuori dai ragazzi quello che avevano dentro: se non hai motivazioni dentro non c’è guru o incantatore di serpenti che tenga. I ragazzi avevano già tutto dentro di sé, io ho solo dato loro coraggio. Siamo contenti della prestazione, ma ora dobbiamo concentrarci e leggere gli avversari che affrontiamo volta per volta, senza pensare alle gare precedenti. Oggi ci godiamo la vittoria, così almeno respiriamo un po’. Ma da domani testa alla Salernitana, squadra che rimane sempre in partita col cuore e dalla quale non vogliamo brutte sorprese. C’è tanto coraggio in più rispetto al passato: non abbiamo cambiato modulo, ma ho tirato fuori quello che i ragazzi avevano dentro. Loro hanno risposto alla grande e la strada che abbiamo imboccato è quella giusta".

"La squadra viene prima di tutto"

La motivazione è il tasto su cui Cioffi sta spingendo maggiormente: "Credo fortemente nel rapporto umano coi giocatori - spiega il tecnico - l’allenatore allena in settimana, la domenica aggiusta e corregge. Il rapporto si crea attraverso la cultura del lavoro e dei concetti condivisi: non serve essere amici, ma far capire ai ragazzi che loro vengono prima di tutti, ed intendo noi dello staff. Una cosa è giocare a calcio pensando a “me”, una cosa è farlo pensando al “noi”. Il prossimo passo vuole essere creare l’atteggiamento di una squadra consapevole di ciò che vuole. E lo si può fare attraverso il lavoro". A fine gara l'allenatore bianconero è stato inquadrato mentre parlava con Pavoletti, con l'attaccante rossoblù che sembrava fare qualche rimostranza: "L’abbraccio con Pavoletti - rivela Cioffi - è nato da un urlo liberatorio dopo il triplice fischio che avrei dovuto trattenere e per cui mi sono scusato. È stato un gesto istintivo, per cui ho fatto le scuse anche a Godin, a cui ho chiesto di riportarle al resto dello spogliatoio".


© RIPRODUZIONE RISERVATA