Petrachi, lo sfogo contro i giornalisti... E Friedkin
A febbraio è andato invece in scena lo show mediatico di Petrachi in conferenza stampa. Riflettori sui tre acquisti, Perez, Villar e Ibanez? Macché, tutti sul diesse: "Non amo le calunnie e le falsità che spesso su qualche giornale e dai media escono come vigliaccherie. Sono una persona scomoda perché non faccio comunelle, non prendo caffè e non rispondo ai messaggi da questa estate e la mia schiena è sempre dritta. Oggi sono la persona che volete attaccare, non ho problemi: cercherò di non essere spappolato da quello che è un percorso che è stato fatto con altri colleghi. Vado avanti per la mia strada cercando di fare il bene della Roma, cercherò di metterci il massimo dell'impegno e fino a quando sarò qui cercherò di portare avanti la mia idea di calcio, gli obiettivi che mi sono stati prefissati e cercherò di portarli a compimento. Ce la sto mettendo tutta".
L'attacco ai media è stato poco gradito dal resto della dirigenza, ancor meno invece le dichiarazioni su Friedkin, che allora sembrava essere a un passo dall'acquisire la proprietà: "A gennaio abbiamo avuto delle criticità dettate da un passaggio di proprietà che ancora non è avvenuto. Ho spiegato ai calciatori: potrebbe succedere qualcosa, come potrebbe non accadere nulla. Non pensate che arriva Paperon de Paperoni e compra chissà quali giocatori. Noi siamo questi, se poi ci sarà da fare dei correttivi si fanno. Il progetto è partito 6 mesi fa e non cambia con il cambio societario. Se continuerà Pallotta o meno si vedrà". Friedkin non è Paperon de Paperoni, d'accordo, ma non è neanche una bella presentazione ai tifosi di quelloo che sembrava dover essere il nuovo patron della Roma.