L'azzeramento del Cda, imposto il 28 novembre scorso dal proprietario del club; la conseguente riscrittura del bilancio, come richiesto dai Pm e dalla Consob; l'insediamento di un nuovo consiglio d'amministrazione, previsto per il 18 gennaio: ecco ciò che ha determinato oggi la rinuncia della Procura di Torino all'appello per ottenere le misure restrittive a carico di Andrea Agnelli e degli altri indagati. Il passaggio decisivo, presumibilmente in calendario all'inizio di febbraio, quando il Gup si pronuncerà sulla richiesta di rinvio a giudizio di Agnelli, di altri 11 indagati e della stessa Juventus, presentata dai magistrati inquirenti

Xavier Jacobelli